domenica, Maggio 19, 2024

RANDAGISMO, LA PROPOSTA DELL’ASS. SOCIALIS CERVETERI

Da Socialis Cerveteri riceviamo e pubblichiamo: “Sono state tante le amministrazioni che non hanno fatto nulla per frenare e mettere ordine al randagismo, oggi Socialis si sta organizzando per presentarsi alle prossime amministrative e vuole dare su questo argomento risposte concrete ponendosi degli obbiettivi precisi rivolti alla tutela del benessere dei tanti cani e gatti che vivono liberi sul territorio senza un proprietario. Per esperienza maturata in tanti anni di attività veterinarie posso permettermi di scrivere e proporre azioni assolutamente fattibili senza stravolgere l’assetto delle regolari attività amministrative che ci sarebbero invece con l’istituzione di nuovi corpi di polizia che alcuni avrebbero pensato, come se non bastassero quelli che già ci sono, o con l’apertura di nuovi uffici. Da un punto di vista amministrativo occorre invece disporre di una semplice postazione internet con la quale potersi collegare al portale della regione, ovviamente attrezzata con un pc e una stampante e non serve nient’altro; da un punto di vista tecnico-operativo occorre rafforzare il corpo di Polizia Locale con mezzi e personale perché attualmente, ed è evidente a tutti, tranne ai Sindaci che si sono avvicendati compreso quello attuale, è carente e insufficiente a coprire i servizi su tutto il territorio dove per fortuna non c’è una situazione randagismo drammatica come in altri comuni d’Italia, però abbiamo l’obbligo morale e legale di fare tutto il possibile per evitare che il problema minimo oggi non diventi grandissimo domani. Per scongiurare che tale fenomeno cresca la legge impone delle precise linee guida che prevedono delle competenze divise tra comune e servizio veterinario asl, infatti un cane rinvenuto vagante e senza un responsabile o proprietario viene prelevato a spese del comune e trasferito presso un centro veterinario convenzionato e autorizzato dalla asl, dove a spese della asl viene visitato, curato identificato sterilizzato e mantenuto per circa 10giorni, ripeto a spese della ASL!! Dopo tale periodo e appena l’animale si è ripreso viene trasferito in un canile rifugio convenzionato con il comune che per tutta la sua vita e fino a quando non verrà adottato lo manterrà pagando una retta mensile. Il principio è molto semplice, il comune nei confronti di ogni cane randagio, ne è responsabile come se il cane fosse di un qualunque proprietario. Perciò un cane randagio vagante libero senza custodia deve essere trattato dal Sindaco come un buon proprietario coscienzioso farebbe. Da un punto di vista del benessere il comune si deve dotare di una struttura recettiva in grado di accogliere e mantenere i cani randagi, se non riesce a farne una di proprietà ne deve trovare qualcuna anche più di una a convenzione. Prima di accoglierlo nella struttura però l’animale deve essere visitato curato se fosse malato, identificato e sterilizzato. Dopo questa fase e solo dopo l’animale entra a pieno titolo nella struttura rifugio e verranno avviate tutte una serie di iniziative per favorire l’adozione, perciò operazioni mediatiche, operazioni di educazione di socializzazione, di esercizio fisico ecc ecc tutto questo per conoscere meglio l’animale e accertarsi che non manifesti segnali di squilibrio che possano rendere l’adozione una vera tragedia e garantire un sana e sicura adozione a chiunque desideri diventarne proprietario. Come vedete e potete intuire potrebbe nascere dietro queste attività un piccolo indotto che consentirebbe a tante persone di collaborare tra loro e ritrovare lo stimolo per vivere insieme per il bene di tutti. Da un punto di vista della prevenzione vera e propria, ci si deve affidare alla scuola. Solo attraverso una sana e logica educazione al rispetto degli esseri viventi, alla loro vita e alla loro necessità naturali che si arriva ad una gestione razionale del fenomeno randagismo. Le iniziative che l’amministrazione potrebbe prendere coinvolgendo nei progetti le nostre scolaresche sono molte, ma non lo fanno. Insegnare ai bambini e giovani studenti il rispetto della vita degli animali è un obbligo che abbiamo. I bambini sono spugne che assorbono nei loro primi anni di vita le cose che noi gli insegniamo, perciò fare dei buoni studenti oggi equivale ad avere dei buoni amministratori domani. Oggi ne abbiamo di pessimi; chiediamoci il perché e l’invito che oggi rivolgiamo a tutti i cittadini è quello di lavorare insieme per evitare che questo marciume continui a ripresentarsi puntuale con tutte le sue carenze e false ideologie. Quello che occorre perciò sono fondamentalmente la volontà e la capacità di fare e realizzare opere per il sociale. Oggi se qualcuno trova un cane ferito in strada non sa cosa fare se non prendersi carico di tutte le spese del soccorso e delle cure. La legge infatti prevede che chiunque soccorra un cane apportandogli le prime cure, trasportandolo in un ambulatorio o centro veterinario, ne diventa responsabile a tutti gli effetti. Questo sistema con le sue regole andrebbe cambiato perché ci ricatta moralmente, ci obbliga a voltare lo sguardo da un’altra parte, quando potrebbe e dovrebbe essere tutto più semplice. Oggi chi vede un cane ferito non sa cosa fare, soprattutto in orari scomodi, e purtroppo sono proprio in quegli orari che capitano le urgenze, chi chiamiamo?? Chi si prende la responsabilità? Dove bisogna portarlo? Che conseguenze possono esserci se lo soccorriamo? Tutte cose che fanno spesso desistere e ci allontanano dal dovere civile che è quello di aiutare un animale in difficoltà. Il nostro comune deve e può dotarsi di un proprio canile rifugio con all’interno un ambulatorio veterinario, deve e può disporre di personale qualificato anche in forma di volontariato, deve e può dotarsi di mezzi idonei alla cattura e al trasporto di animali feriti e sani, può e deve dotarsi di un servizio di vigilanza e controllo degli animali iscritti all’anagrafe del suo territorio e di un servizio operativo per interventi di recupero. Siamo convinti che possiamo cambiare le cose, i fondi e le ricchezze del nostro comune devono restare a Cerveteri, e utilizzate per realizzare progetti sociali rivolti a migliorare la vita di tutti noi. Vogliamo continuare a crederci per un futuro migliore e vogliamo farlo insieme a voi”.

Redazione
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