“Torno subito”: 2000 giovani in partenza per esperienze formative all’estero o in altre regioni italiane

Lazio – Si chiama “Torno Subito” ed è un bando di finanziamento per le esperienze di studio o lavoro all’estero o in altre regioni da proseguire poi nel Lazio. L’ente regionale, in questo ambito, ha messo a disposizione per la formazione dei giovani che dovranno entrare nel mondo del lavoro un importo complessivo di 100 milioni di euro. Proprio andando ad analizzare i dati italiani si evince come nel nostro paese 8,6 milioni di persone, vale a dire il 68,1% del totale, tra i 15 e i 34 anni vivano ancora nella famiglia di origine, dato rilevante e strettamente connesso alle scarse opportunità formative e lavorative per i ragazzi. Il progetto “Torno Subito” nasce proprio per cercare di far diminuire questo dato e, stando alle stime, sono 2mila i giovani in partenza, per questa quarta edizione del bando. Entro il 2018 si valuta che il numero dei ragazzi in partenza si aggirerà intorno agli 8.000.
per quanto riguarda invece i dati di riscontro, risulta che oltre il 25% dei ragazzi partiti, dopo “Torno Subito”, ha trovato un’occupazione. Questa cifra, se replicata a livello nazionale, con le modalità adottate nel Lazio, potrebbe aiutare 20mila giovani l’anno.
A supporto di questi dati positivi altri elementi che arrivano sempre dalla nostra regione, vale a dire la crescita di una rete di servizi specifici per le giovani generazioni.
“Solo nel Lazio c’è questo progetto, che è straordinario – ha dichiarato il presidente Nicola Zingaretti – Circa 8mila giovani, girano e vanno nel mondo. Si sono trovati dei tutor, delle aziende, delle università, dei musei per fare un’esperienza professionale. La regione paga tutti i costi e quando tornano si sono trovati dei tutor in Italia per continuare l’esperienza lavorativa. È una politica nuova ma che funziona. Ed è la dimostrazione che è dura è difficile, ma si può fare. Quindi, non bisogna perdere la speranza –parole del presidente, Nicola Zingaretti , che ha aggiunto: diciamo a tutti di andare all’estero e fare un’esperienza fuori dalla propria città è, e deve essere un’opportunità e non una costrizione. Un’esperienza che serve a chi fa e serve al Paese per guardare al futuro”