mercoledì, Aprile 24, 2024

Pd diviso verso la conta

«Forse un giorno scopriremo, che non ci siamo mai perduti» recita il testo di una famosissima canzone di Renato Zero. Le spaccature, le ritrovate amicizie, alleanze e le nuove fazioni ben si allineano al testo de I migliori anni della nostra vita. Prima del tesseramento e dell’ormai famosa cena Tidei-Luciani, lo scenario nel Pd era lo stesso uscito dalle primarie con Stefano Giannini a capitanare la minoranza del partito e l’area maggioritaria rappresentata dal segretario Leopardo. L’apertura del tesseramento e la riappacificazione con articolo 1 Mdp hanno mescolato le carte. La situazione si è complicata ulteriormente quando il consigliere comunale Mirko Mecozzi ha smesso di inviare solamente comunicati congiunti con la leader Gd Claudia Feuli e si è tesserato, facendo tesserare a sua volta tutto il suo gruppo.
In agosto quando la quiete era sovrana la T-C-B (Tidei, Carluccio, Barbaranelli) aveva trovato un’intesa di massima per la segreteria cercando la quadra, senza pregiudiziali, sul nome di Dario Bertolo (Area Orlando). Ma la ritrovata pace Tidei-Luciani ha di fatto rimesso in campo il nome di Valerio Mori. Accusato di portare il fronte del porto nel partito tre anni fa e oggi improvvisamente diventato l’uomo capace di dare unità a tutto il centrosinistra. Andrea Riga o Marina Pergolesi venivano inoltre presentati da Tidei come personaggi in grado di dare il proprio contributo in segreteria in segno di distensione e unità.
Intanto Mecozzi e le sue trecento tessere hanno appoggiato la linea di Carluccio e Barbaranelli su Dario Bertolo. L’intenzione annunciata di candidarsi alle regionali di Mirko Mecozzi ha messo in preallarme art. 1 Mdp, da tempo affiancato a Stefano Giannini che ha declinato l’idea di Bertolo segretario, seppur alle primarie avessero sostenuto insieme la mozione Orlando.
Giannini evidentemente immagina per sé ben altri scenari: rappresentante di Zingaretti a Civitavecchia, probabilmente non esclude di poter correre alle primarie del Pd per la candidatura a sindaco. E allora, riavvicinarsi a Tidei è un attimo. Del resto, se lo ha fatto Luciani, cosa dovrebbe impedire di farlo anche a lui, tideiano della prima ora?
Pietro Tidei, forte della maggioranza relativa della tessere e dei voti in città, rischia però di doversi contare contro i suoi storici alleati Carluccio e Barbaranelli, in questo caso affiancati dalle new entry del partito. Una divisione impensabile fino a poche settimane fa.
Intanto uno spaccato di quello che sta accadendo al partito è dimostrato dalla tre giorni organizzata dall’associazione Bene in Comune. Una manifestazione simile a quelle che si organizzano durante le feste dell’Unità e che vedrà protagonisti il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, il vicepresidente Smeriglio, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale di Majo, con la segretaria generale Macii,il presidente del porto di Livorno Corsini e quello della compagnia portuale Luciani, i sindaci ed i deputati di tutto il territorio, il consigliere comunale di Mdp Scilipoti, ma non i consiglieri comunali dem Piendibene, Stella e Di Gennaro, che, invitati, non hanno voluto partecipare agli eventi organizzati dall’associazione di Stefano Giannini.
Insomma saranno pure i migliori anni della nostra vita, ma c’è aria di tempesta.

Redazione
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