«Ieri è stato un giorno importante per Allumiere: alle 12.51 abbiamo ripreso possesso della scuola di via Turati». Ad esprimersi così il sindaco di Allumiere, Antonio Pasquini a seguito dell’incontro di ieri mattina tra l’Ufficio tecnico, l’architetto Ermanno Mencarelli, il sindaco e i vigili urbani con i responsabili della ditta Nobilia con cui il Comune di Allumiere, a seguito di cari atti, ha rescisso i lavori di ristrutturazione della parte interna della scuola di via Turati per «cause dipendenti non dalla nostra volontà ma – spiega il sindaco Pasquini – a causa loro». La Nobilia quindi ha riconsegnato le chiavi ed è uscita dal cantiere ed entro 4 giorni porterà via pure i propri mezzi e attrezzi. Ora quindi la giunta Pasquini indirà una nuova gara per affidare poi alla ditta vincente il compito di portare a compimento il restyling dell’interno del plesso scolastico di viadel faggeto. «Avevamo detto che per arrivare a questo punto avremmo dovuto aspettare fine anno invece è novembre e il primo obiettivo è stato raggiunto. Abbiamo scoperto il problema, sistemato la questione e rescisso il contratto e ora spediti verso la nuova gara». Le buone notizie non sono finite qui: «Intanto che facciamo la nuova gara per affidare i lavori interni della scuola abbiamo contestualmente dato ieri il via anche all’opera di rifacimento del tetto – prosegue il primo cittadino – il Comune lo scorso anno aveva ottenuto un finanziamento di 50mila euro per il rifacimento del tetto di questo plesso e il 23 dicembre 2016 era stato affidato l’appalto alla Ditta Ciorba di Viterbo che aveva vinto la gara. Purtroppo i lavori non sono mai iniziati perché la Nobilia aveva ‘’occupato’’ la scuola e quindi tutto era fermo, ora che Nobilia è uscita ottimizziamo al massimo i tempi: mentre aspettiamo i circa 40-50 giorni per indire la gara e affidare i lavori per l’interno della scuola intanto la ditta Ciorba provvederà a sistemare il tetto e a consegnarci il lavoro terminato nei tempi stabiliti. Siamo molto soddisfatti per questa cosa. Ancora una volta rispondiamo agli attacchi strumentali non a parole ma a fatti e a promesse che via via stiamo mantenendo».
