domenica, Maggio 5, 2024

Firenze, operazione "Doppio Jack": 7 arresti e sequestrati beni per 8,5 mln di euro

Alle prime luci dell’alba, oltre 100 militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Firenze hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misure cautelari ai domiciliari nei confronti di 7 persone, ritenute responsabili dei reati di associazione per delinquere finalizzata all’esercizio abusivo del gioco d’azzardo e truffa. Contestualmente ai provvedimenti di arresto, sono stati eseguiti i sequestri di 14 sale da gioco, dieci immobili, sette autovetture, quote societarie relative ad otto imprese nonché disponibilità finanziarie depositate su oltre trenta conti correnti relativi alle 40 persone complessivamente indagate ed una società maltese per un valore di circa 8 milioni di euro, eseguendo inoltre 30 perquisizioni nelle province di Firenze, Roma, Venezia, Prato e Pistoia. Le indagini hanno preso avvio alla fine del 2013, a seguito di alcuni riscontri emersi durante un controllo ispettivo nel capoluogo empolese nei confronti di un’associazione sportiva dilettantistica.
Le Fiamme Gialle avevano scoperto in quell’occasione che diversi apparecchi da intrattenimento (della tipologia slot machines), durante il loro funzionamento, non erano stati collegati al server nazionale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, procedura necessaria per monitorare i reali flussi di gioco degli avventori e, quindi, conseguentemente poter calcolare l’imposta dovuta all’Erario. Gli ulteriori approfondimenti investigativi hanno consentito di individuare l’esistenza di una strutturata organizzazione criminale – di cui facevano parte, a vario titolo, 40 persone italiane e straniere – ben attrezzata per creare sale gioco clandestine (camuffate da enti associativi senza scopo di lucro, come Associazioni sportive dilettantistiche, circoli culturali o internet point) ubicate in diverse Regioni del Paese (tra cui Toscana, Lazio, Veneto, Marche e Emilia Romagna).
La tecnica fraudolenta ideata dal dominus della truffa, un imprenditore veneziano di 50 anni, con la collaborazione di un tecnico informatico, consisteva nell’aver messo a punto una piattaforma di gioco on line illegale che consentiva di collegare i video giochi/slot machines ad un server posizionato a Malta, in grado di conteggiare le vincite senza rendicontarle al Fisco italiano, in modo dunque da non versare i rilevanti importi dovuti a titolo di imposta. Le 24 sale da gioco clandestine inizialmente individuate, frequentate per lo più da soggetti di etnia cinese, erano dotate di apparati di videosorveglianza e di sofisticati congegni tecnici che, applicati sulle macchine da gioco, erano in grado di “resettare” le stesse nel caso di controlli ispettivi delle Forze di Polizia, interrompendo immediatamente il collegamento con la piattaforma illegale.
Attualmente, una stima calibrata su 3 “sale da gioco” abusive scoperte, ha consentito di quantificare giocate mensili effettuate per oltre € 10.000.000 ed un’imposta evasa per circa € 6.000.000. Nei confronti di tutti gli indagati e degli altri soggetti coinvolti sono tuttora in corso ulteriori approfondimenti di natura economico finanziaria per verificare la provenienza del denaro ed i connessi accertamenti tributari per quantificare l’evasione fiscale compiuta ai danni dell’Erario.

Redazione
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