sabato, Aprile 27, 2024

Ladispoli, sequestrati beni per 80mila euro 

Ladispoli – Come vivere bene e felici, anche senza un lavoro. Viveva di rendita la signora ottantenne che solo ora i finanzieri hanno scoperto che se la cavava bene grazie a una pensione che percepiva illecitamente? Sì una rendita che però non le era dovuta perché il suo cespite economico proveniva dall’incasso illegittimo della pensione di una anziana madre che ormai viveva nella lontana Argentina. Una storia quasi paradossale (ma neppure molto originale) alla quale hanno messo fine i finanzieri del Comando Provinciale di Roma i quali hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Tribunale di Civitavecchia, nei confronti della signora, neanche lei una giovincella, che continuava a condurre una vita serena e spensierata continuando ad incassare gli assegni corrisposti dall’Inps, come pensione sociale, intestati alla mamma residente all’estero. Scendendo poi nello specifico la Procura della città portuale ha voluto vederci chiaro sulla situazione patrimoniale della signora e ha voluto approfondire la sua posizione economica affidando le indagini alle Fiamme Gialle di Ladispoli, le quali studiando le carte hanno fatto emergere una verità tenuta nascosta: la baldanzosa nonnetta infatti aveva continuato a percepire illegittimamente la pensione della madre, omettendo di comunicare all’Ente di previdenza l’avvenuto trasferimento di residenza dell’anziana donna in Argentina. A quel punto è apparso chiaro il quadro della vicenda con i successivi approfondimenti economico-finanziari, svolti dai militari di via Vilnius: i vari movimenti bancari hanno consentito di ricostruire il patrimonio personale dell’indagata, compresa la disponibilità di denaro sui conti correnti personali. La Procura di Civitavecchia ha così chiesto e ottenuto il provvedimento di sequestro delle somme contenute sui suoi conti correnti, oltre a un immobile che la donna possedeva in provincia di Roma, per un valore di oltre 80.000 euro che è la somma corrispondente agli importi illecitamente percepiti. !Il servizio -si legge in una nota della GdF- si inserisce nel complesso delle attività svolte dalla Guardia di Finanza di Roma per la corretta spesa pubblica e la tutela dei cittadini onesti”. 
Esatto. Tutela dei cittadini onesti che, raggiunta una certa età, conducono una vita dignitosa frutto di una vita di lavoro e che godono quindi di una meritata pensione. 
(seapress)

Redazione
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