sabato, Aprile 20, 2024

Gdf, sgominata organizzazione italoalbanese di narcotrafficanti: 5 arresti

Roma – Dalle prime ore dell’alba, le Fiamme Gialle di Roma stanno eseguendo, in tutto il Lazio, diverse misure cautelari nei confronti di 7 soggetti, appartenenti a un’organizzazione criminale italo-albanese dedita al narcotraffico tra Belgio, Italia e Albania. Attraverso intercettazioni telefoniche e servizi dinamici sul territorio, i finanzieri hanno scoperto l’operatività, nella Capitale, della gang che lucrava ingenti profitti dal traffico internazionale di stupefacenti.
Le indagini nascono dall’operazione denominata “La Romana” che, il 10 ottobre scorso, aveva portato all’arresto, in Calabria, Lazio, Piemonte, Lombardia, Veneto e Sardegna, di 18 appartenenti ad un’associazione a delinquere, responsabile anche di aver favorito la ‘ndrangheta, in particolare la cosca “ALVARO” di Sinopoli.
Nell’occasione agli inquirenti hanno setacciato i contatti di Francesco Forgione – soggetto contiguo alla citata ’ndrina calabrese, riuscendo ad individuare una cellula criminale albanese che ha importato ingenti partite di cocaina dai Paesi Bassi, per il successivo smistamento sulle piazze di spaccio romane.
Referenti dell’organizzazione transnazionale erano due cittadini albanesi di 38 e 31anni che, con l’ausilio di connazionali stanziati in Belgio, gestivano traffici di droga tra Sudamerica, Nord Europa e Roma.
Il narcotico importato era destinato a “grossisti” italiani – i pregiudicati Claudio Cesarini e Daniele Ferri che provvedevano, poi, a rifornire i pusher nella Capitale. L’associazione malavitosa poteva contare su una nutrita schiera di collaboratori albanesi, oggi arrestati, che garantivano il trasporto dello stupefacente in Italia e, successivamente, il trasferimento all’estero del denaro “sporco”.
Nel corso delle indagini, sono state documentate 6 importazioni di cocaina per oltre 130 kg., di cui 9 kg. sequestrati, insieme a proventi illeciti pari a 1.600.000 euro. Parte della droga era destinata a Davide Perronace, figlio di Nicola, noto alle cronache per i precedenti in associazione a delinquere di stampo mafioso e perché tratto in arresto insieme ai vertici della cosca calabrese Gallace.
L’operazione eseguita è tuttora in corso anche in Albania; proprio grazie alla collaborazione con l?ufficio di Sicurezza albanese è stato possibile catturare – poche ore fa – due dei sette narcotrafficanti, in contemporanea con gli arresti eseguiti nel territorio italiano.

Redazione
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