giovedì, Maggio 2, 2024

Il caso Roma per Di Maio è solo un grande equivoco. Gelo con Salvini e la Lega

"Un grande equivoco, è tutto un malinteso". Liquida così, in poche parole e dopo un lungo silenzio, il caso Roma. Nessun approfondimento o voglia di parlare a margine dell’appuntamento elettorale a Pomezia venerdì sera. Di Maio ha aggiunto di essere tranquillo. Sul palco ha spostato l’attenzione su quello che farà: non solo lui come doppio ministro ("Il decreto di dignità si farà subito, non c’è più tempo da aspettare") ma anche i suoi colleghi Fraccaro e il presidente della Camera Fico. "La prossima settimana ci sarà il taglio dei vitalizi agli ex parlamentari", assicura. Puntuale dal pubblico è arrivato l’applauso. Ma dallo stesso, a fine comizio un gruppetto ha urlato anche "Onestà onestà!". Un coro che è nel dna del movimento fondato da Grillo, ed è lo stesso gridato in Campidoglio contro l’allora sindaco Ignazio Marino. Ma oggi l’onestà potrebbe essere contestata ai 5 Stelle. Non vede nessun collegamento tra i cori e l’inchiesta romana, il candidato al Comune Adriano Zuccalà: "Sì, li ho sentiti, ero sul palco ma non è niente di diverso dal nostro solito coro. Semmai è un rafforzativo di quello che era stato detto prima", chiude il discorso. Inoltre nel giorno in cui Le Monde ’sminuisce’ Di Maio contro "il tornado Salvini", il vicepremier più giovane non cita mai l’altro collega di governo. Pur parlando di immigrazione, ad esempio, tutte le parole di Di Maio sono per il premier Conte per il no detto al decreto Dublino ("La Germania ci è venuta dietro") o per l’esponente del suo partito, il ministro alle infrastrutture Danilo Toninelli e per l’aiuto offerto comunque alle donne incinte e ai bambini a bordo dell’Aquarius. Niente invece su Salvini e sul suo no all’attracco della nave Aquarius. Eppure Di Maio ha invitato gli elettori a dire no. "A volte basta dire no, un po’ di no per ottenere un po’ di sì per gli italiani anche a livello europeo", ha spronato. Quello che è certo è che nel suo Movimento resta nel mirino della cosiddetta corrente oltranzista. I duri e puri sono pronti a chiedere il conto per quanto accaduto. Per ora restano quasi in silenzio, ma c’è chi giura che nelle prossime settimane potrebbero accaderne delle belle se dalle carte di piazzale Clodio usciranno altre cose che direttamente o indirettamente toccano il M5s.

Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli