domenica, Maggio 5, 2024

Tav, Matteo Salvini promette: "Si farà"

Matteo Salvini tira dritto sulla Tav. "Dal punto di vista personale secondo me occorre andare avanti e non tornare indietro" dice il vicepremier e ministro dell’Interno ai microfoni di ’Mattino24’ su Radio 24. "L’opera serve e se per caso da un’analisi attualizzata del 2018 non serve, costa di più bloccarla che non proseguirla? – si chiede il titolare del Viminale – Questo è il ragionamento che varrà su tutto, analisi costi benefici, la Tav, la Tap, la Pedemontana, Terzo Valico. Questo c’è scritto e questo faremo".
"C’è l’analisi costi-benefici – aggiunge Salvini – non è che faccio pagare agli italiani miliardi". Le parole di Salvini sembrano discostarsi dalla posizione assunta dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, che nei giorni scorsi ha messo in discussione la prosecuzione dei lavori della Torino-Lione esprimendo "rabbia e disgusto per come sono stati sprecati i soldi dei cittadini italiani" e chiedendosi se abbia "senso o meno portare avanti un’opera nata male". Secondo quanto fanno notare fonti di palazzo Chigi, intanto, il dossier sulla Tav al momento non è ancora giunto sul tavolo del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Nessuna decisione dunque è stata ancora presa – spiegano le stesse fonti – e soprattutto non ci sono state valutazioni al riguardo. Il dossier è in fase istruttoria presso il ministro competente, quello delle Infrastrutture, Toninelli, il quale è impegnato in una valutazione costi-benefici che poi sarà sottoposta e condivisa con il presidente del Consiglio e con l’intero governo. Ad ogni modo la soluzione sarà in linea con quella contenuta nel contratto di governo, che prevede l’impegno a "ridiscutere integralmente il progetto nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia".
Durante il suo intervento su Radio 24, Salvini commenta inoltre le dichiarazioni di ieri del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "Nessuno vuole il Far West in Italia, nessuno vuole le pistole libere, al massimo c’è qualche ’pistola’ in libertà, uomo che parla a vanvera", sostiene Salvini. Quindi aggiunge: "Semplicemente, con la legittima difesa vorremmo rendere meno complicato difendersi a coloro che sono in stato di aggressione da parte di delinquenti che le armi purtroppo ce le hanno. E quindi restituire il diritto alla legittima difesa all’interno della proprietà per chi legalmente, in maniera controllata, certificata detiene un’arma. Può essere anche un mattarello: se io ti trovo in casa mia alle tre di notte con i miei figli che dormono lì, non sono armato, non ho il porto d’armi, né pistole, né fucili, né machete e nient’altro, però se trovo qualcosa a portata di mano sicuramente non aspetto che qualcuno in casa mia alle tre di notte mascherato mi spieghi che intenzioni ha".
"Penso che Mattarella – rimarca ancora Salvini – si riferisse ad altri e se il ’Corriere della Sera’ vuol farmi litigare con Mattarella ha trovato la persona sbagliata". Quanto all’episodio citato dal Capo dello Stato "se uno compra un fucile ad aria e si mette su un balcone a sparare a caso non c’entra niente con la legittima difesa e con Salvini – sostiene il vicepremier – o ha dei problemi e va curato o se non ha dei problemi e lo ha fatto scientemente è peggio ancora".
Poi, facendo riferimento alla copertina di questa settimana di Famiglia Cristiana, Salvini aggiunge: "Resto perplesso se un attacco frontale arriva da un settiminale come ’Famiglia Cristiana’ che praticamente si dovrebbe occupare di perdono, di amicizia, di fratellanza, di apertura e che, tra l’altro, io leggevo da bambino – chiosa il vicepremier – equiparare una persona che sta facendo il suo lavoro (che può piacere o no) a Satana, mi dice che probabilmente anche all’interno della Chiesa c’è un dibattito in corso. Grazie comunque a questa copertina, sono stato subissato di messaggi e chiamate di uomini e donne di Chiesa che la pensano in maniera contraria e che mi hanno chiesto di andare avanti".
Parlando della manovra finanziaria, il titolare del Viminale spiega che "sicuramente ci sarà un segnale di cambiamento rispetto agli ultimi anni, quantomeno l’inizio", sottolineando che "Flat tax, legge Fornero, reddito di cittadinanza saranno quantomeno incardinati" nella prossima manovra "rispettando vincoli e parametri. Non sono le tavole della Bibbia ma faremo di tutto perché sia così". "Siamo già al lavoro su fondi passati, presenti e futuri: ad esempio – spiega l’esponente del governo- nelle pieghe del bilancio abbiamo trovato alcune centinaia di milioni di euro e abbiamo già superato il miliardo, che potrebbero essere spesi dai Comuni e dagli Enti locali a normativa vigente con coperture già esistenti oggi. Lo so io come lo sa il ministro Tria: quello che è previsto nel contratto di governo e quello che gli italiani si aspettano, almeno nella sua fase iniziale, sarà previsto nella manovra economica del prossimo autunno". Sul fronte del discusso decreto dignità, Salvini osserva che "qualunque decreto all’esame del Parlamento può migliorare, deve migliorare, può essere arricchito, può essere completato. La reintroduzione dei voucher è uno degli esempi su cui abbiamo lavorato e stiamo lavorando. Così come bisogna ridurre al minimo la litigiosità". Infine, il titolare del Viminale affronta la questione delle nomine Rai e negli Enti pubblici. "Siamo arrivati alla fine – rimarca Salvini – stiamo scegliendo le figure migliori. Stiamo facendo di tutto per valorizzare le risorse interne e non andare a prendere il ’Messia’ altrove".

Redazione
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