domenica, Aprile 28, 2024

Tragedia del Pollino: le vittime sono dieci

Una gita tra le suggestive gole del Raganello, tra canyon e natura incontaminata. Una giornata incantevole sul Pollino, zona montana in provincia di Cosenza, al confine con la Basilicata, trasformata però in tragedia. In pochi istanti decine di persone sono state travolte dalla piena del torrente mentre si trovavano proprio tra le gole, non lontano dal centro abitato di Civita, nei pressi del "ponte del Diavolo". Sono 11 le vittime accertate della tragedia, conferma la Protezione civile calabrese. Il bilancio iniziale è aumentato con la morte di un uomo che era stato trasportato in gravi condizioni nell’ospedale di Cosenza. È iniziata la fase del riconoscimento dei cadaveri, che sono stati portati nella palestra della scuola del paese. Le ricerche, continuate anche nella notte alla luce delle fotoelettriche dei Vigili del fuoco, proseguiranno anche oggi per tentare di trovare le cinque persone che risultano ancora disperse, componenti dei due gruppi organizzati e non che avevano intrapreso il percorso, per un totale, probabile, di 36 persone. Ventitrè le persone tratte in salvo, tra cui anche due bambini. Una tragedia dai contorni ancora tutti da chiarire. L’ingresso al Raganello è libero, con diversi accessi e guide pronte ad accompagnare i turisti che, in alcuni casi, seguono il torrente anche in autonomia. "Un azzardo", come ha sottolineato anche il responsabile della Protezione civile calabrese, Carlo Tansi. Da ieri, infatti, in Calabria erano stati diffusi bollettini di allerta meteo per il rischio di piogge abbondanti. Così è avvenuto. Nel primo pomeriggio, l’ondata di acqua e fango ha travolto i vacanzieri. Il primo corpo recuperato è quello di una ragazza. Poi ancora cadaveri, trascinati per centinaia di metri, anche chilometri, dalla violenza dell’acqua. I soccorritori si calano con le corde, provano ad avvicinarsi con mezzi fuoristrada, quindi con lunghi percorsi a piedi. La piazza di Civita diventa presto la centrale di coordinamento dei soccorsi, mentre in una palestra è stato allestito un primo punto di soccorso e di sostegno per i feriti e per i congiunti di persone coinvolte. La testimonianza di un turista olandese è drammatica: È arrivata una valanga d’acqua all’improvviso. Non abbiamo avuto il tempo di fare nulla. Sono stato davvero fortunato. Una cosa incredibile, l’inferno – ha aggiunto in un buon italiano -. Sono davvero senza parole e piango le persone che non sono riuscite a salvarsi".
Il dramma e la paura sono scolpiti negli occhi delle persone salvate. Due bambini vengono trasportati in ospedale, cosi’ come una donna in crisi respiratoria. Anche il presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, segue l’evolversi dei soccorsi, mentre il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, è rientrato da un breve periodo di ferie:
"Non ci sono parole. è una sciagura immane – ha detto il governatore – che lascia sconvolti. Un’occasione per trascorrere in compagnia una giornata lieta che si è trasformata in una cosi’ grave tragedia, lascia ancor di più attoniti". Nell’area della tragedia è arrivato anche il procuratore di Castrovillari, Eugenio Facciolla: "Quello che è accaduto è terribile". L’impressione è che non siano state adottate tutte le misure di prevenzione e sicurezza, considerata anche l’allerta meteo, ma questo sarà approfondito in un secondo momento.

Redazione
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