domenica, Aprile 28, 2024

Milano, tenta di avvelenare un collega di lavoro versando dell’acido in una bottiglietta di acqua

Sembra ormai accertato, non era solo una fissazione dei suoi colleghi: li odiava. Una psicosi che la donna nella giornata di mercoledì ha messo in atto tentando di ucciderne uno, iniettando dell’acido cloridrico nella bottiglietta di minerale che lui teneva abitualmente sulla propria scrivania. Ma al primo sorso, il 40enne si è subito reso conto del sapore acre della bevanda. Si è salvato spuntando immediatamente la sostanza acida che stava per ingerire. E’ finito in ospedale con bruciature da acido alla lingua e alle papille gustative giudicate guaribili in tre giorni. La responsabile è stata immediatamente individuata e arrestata dai carabinieri di San Donato, comune a Sud di Milano: è una donna di 41 anni, residente a San Giuliano Milanese, impiegata all’Eni. Il suo arresto è scattato ieri per atti persecutori nei confronti dei colleghi del suo stesso ufficio di San Donato. Ma, avuta conferma che la sostanza iniettata nella bottiglietta del collega era acido cloridrico, le è stato contestato anche il reato, più grave, di tentato omicidio.
La donna aveva preso di mira soprattutto due colleghi che lavoravano nel suo stesso ufficio nel quartiere generale del gruppo del cane a sei zampe: non solo il 40enne, ora ricoverato all’ospedale di San Donato, che negli ultimi tempi aveva ricevuto una serie di telefonate anonime e presentato una serie di denunce per stalking. Anche un’altra collega, di 35 anni, aveva denunciato una serie di atti persecutori commessi nei suoi confronti: telefonate anonime, pedinamenti da ignoti, imbrattamenti dell’auto e dei muri esterni della propria abitazione.

Redazione
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