domenica, Maggio 5, 2024

Sgomberi, Unione Inquilini: "Attendiamo le nuove case". Fassina: "Servono le alternative". Palumbo: "Non si era parlato di linea soft". Pedica: "Garantire la dignità"

"Nelle prime ore della mattina avviate le operazioni di sgombero con un imponente impiego di forza pubblica nello stabile di via Costi alla Rustica dove vivono circa 150 persone. Una situazione che come evidenzia il segretario romano: ’Tutto prevedibile dato il via libera annunciato dal Ministero dell’Interno con la Circolare del 1 settembre. Quello che ora attendiamo è l’applicazione della cosiddetta “linea soft” annunciata dall’amministrazione. Ci aspettiamo l’impegno da parte di Regione e comune nel ricollocare le famiglie che questa mattina stanno subendo lo sgombero. Sindaca e Prefetto, è stato fatto il Censimento come previsto dal Decreto Minniti? Regione, abbiamo definito quali siano le famiglie in disagio economico sociale da tutelare? Quali sono le sistemazioni messe a disposizione? Attendiamo inoltre un progetto di recupero dello stabile, ma anche una mappatura e un recupero degli immobili abbandonati al degrado, altrimenti la questione abitativa rimane solo propaganda’". Così in una nota l’Unione inquilini.
"L’ennesimo sgombero oggi a Roma, a via Costi, a Tor Cervara, periferia estrema. Non sono “furbi”, sono persone, famiglie, senza altre possibilità, disoccupati, lavoratori precari, sfruttati. Ancora una volta, si è dovuto arrivare all’uso della forza pubblica perché le istituzioni, a tutti i livelli, sono state inadeguate a offrire soluzioni alternative. Le occupazione illegali sono un enorme problema sociale, non di ordine pubblico, nonostante la propaganda e le circolari del Ministro dell’Interno. È una insostenibile scorciatoia affrontare il dramma delle occupazioni soltanto con la sistemazione delle persone “fragili”, bambini e mamme, separate dal resto del nucleo familiare, e malati gravi. È necessario un programma per allargare l’offerta di edilizia residenziale pubblica, ambito abbandonato da decenni. Oggi, a Roma l’edilizia residenziale pubblica è un quarto di quella che esiste a Parigi. Ai fautori della via dell’ordine pubblico ricordo che l’80% di chi vive in occupazioni illegali a Roma è in lista per la casa popolare". Così in una nota Stefano Fassina, consigliere di Sinistra per Roma
"Non si era parlato di linea ‘soft’ sugli sgomberi a Roma? Perché dalle cronache odierne emerge tutto un altro scenario: irruzioni della polizia, famiglie a cui è stato proposto di smembrarsi per avere un alloggio, persone che in mancanza di alternative si sono sistemate per strada. Roma ha mille priorità che sono diventate urgenze, ma la solerte Sindaca da stamattina ha fretta solo di applicare la Circolare Salvini sugli sgomberi, a partire da via Costi alla Rustica dove risiedono 150 persone. Augurandoci che per le persone in difficoltà o in evidente stato di bisogno sia offerta una soluzione abitativa degna, attendiamo di capire dove effettivamente andranno queste persone e in che modo verrà applicata l’annunciata ’linea soft’ comunale sulla Circolare Salvini. Non avendo avuto alcun riscontro in questi anni sulla ricognizione degli stabili vuoti o sequestrati alla criminalità da adibire a progetti abitativi per le persone in difficoltà, come invece dettato nel testo dell’ex Ministro Minniti, siamo preoccupati e useremo tutti gli strumenti possibili per avere chiarezza su questo fronte"".
Così in una nota il consigliere comunale Pd Marco Palumbo ed Erica Battaglia, delegata all’assemblea romana del Pd.
"La legalità va sempre rispettata. Il problema delle occupazioni c’è ma non si può pensare di risolvere tutto solo con gli sfratti, buttando in mezzo alla strada la gente, senza garantirle una sistemazione dignitosa". È quanto afferma in una nota Stefano Pedica del PD. "Sugli sfratti si può essere d’accordo o no – spiega Pedica -, ma di una cosa sono molto preoccupato: non si possono lasciare tante famiglie senza una casa. Occupare un immobile è un atto illegale ma la sindaca Raggi si ricordi che deve investire sull’housing sociale per scongiurare nuove occupazioni senza controllo. Sfrattare senza avere un vero piano casa rischia solo di aumentare il disagio sociale".

Redazione
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