sabato, Aprile 20, 2024

Manovra di bilancio, la partita tra Lega e M5S non è ancora chiusa. I numeri non tornano

Guerra di cifre sui soldi stanziati nella manovra per il reddito di cittadinanza. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Stefano Buffagni del Movimento 5 Stelle, ospite a Mattino Cinque, ha smentito quanto dichiarato dal vicepremier Matteo Salvini che ha affermato che per il reddito di cittadinanza sono stati stanziati 8 miliardi. “Credo che stamattina fosse ancora troppo presto e probabilmente Salvini si è sbagliato perché ho qui davanti la tabella (che mostra alle telecamere, ndr), decisa con i nostri partner, e abbiamo 9 miliardi più 1 per il reddito di cittadinanza. Sono certo che quello che ha dichiarato Salvini è solo un problema di calcolo momentaneo dovuto al fatto che fosse ancora mattino presto”, ha ironizzato Buffagni. “Per i due interventi principali ci saranno 16 miliardi, tra reddito di cittadinanza, aumento delle pensioni di invalidità, quoziente familiare e premio alle famiglie numerose”, mentre “per la legge Fornero l’investimento previsto varia, a seconda di quanti andranno in pensione nel 2018, tra 7 e 8 miliardi di euro” aveva detto Salvini a Radio Anch’io. “Se per la legge Fornero sono 7 o 8 miliardi, per il reddito di cittadinanza 8 o 9” ha aggiunto Salvini. Poi il lapsus di Di Maio che è diventato un vero e proprio caso. “Preferisco essere promosso che bocciato”: Matteo Salvini, ministro dell’Interno, vicepremier e segretario della Lega, commenta così, intervistato a Radio anch’io (Radio Rai1), il lapsus dell’altro vicepremier del Governo giallo-verde, il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio (M5S), che ha recentemente detto: “Vogliamo costringere l’Unione europea a dirci di no alla manovra”. “Preferisco essere promosso che bocciato”, ha detto Salvini, “anche se devo dire che i toni dei commissari europei… questo Moscovici che dice che l’Italia è xenofoba” e “Juncker che paghiamo io, lei e chi ci ascolta – ha detto Salvini al conduttore – che dice che in Italia c’è rischio di fare la fine della Grecia…”. Questo braccio di ferro con Bruxelles serve? “Ragazzi, chiedetelo a chi è Bruxelles e passa le giornate a insultare il governo”, ha detto Salvini, e “se qualcuno prima di noi ha preso impegni che portavano precarietà e insicurezza…”. Al conduttore che faceva notare che anche il ministro dell’Economia di questo Governo, Giovanni Tria, ha rassicurato l’Ue, Salvini ha replicato: “Si tratta di far crescere e far lavorare i ragazzi anziché farli andare all’estero”. Poi, al netto delle posizioni dei due Vicepremier, da Assisi, molto defilata la posizione del Premier Conte da Assisi, dove è andato ad assistere alle celebrazioni per la festa di S. Francesco, patrono d’Italia,  per spiegare la manovra e precisa che “Il reddito di cittadinanza è una misura di cui sono particolarmente orgoglioso: non un sussidio ma una scintilla che permetterà di essere partecipi nella nostra società a tante persone che ora ne sono escluse. Abbiamo pensato ai bisogni delle persone elevando le pensioni minime e riparando alle ingiustizie prodotte dalla legge Fornero”. “Non ci siamo limitati ad approvare un mero documento contabile, ma abbiamo delineato un progetto di riforme avendo cura dei bisogni delle persone e progettando misure volte a garantire equità” continua il presidente del Consiglio. Il reddito di cittadinanza “contribuirà a sollevare dalla soglia della povertà oltre 5 milioni di persone”. Lo ha affermato il premier Giuseppe Conte ad Assisi dove ha elencato gli obiettivi della misura contenuta nella manovra: “contribuirà a offrire un’opportunità di lavoro ai giovani costretti al dilemma: se fuggire dalla propria terra oppure rassegnarsi a non avere un lavoro e un’indipendenza economica” e “contribuirà a offrire un sostegno a quei genitori che non riescono a garantire gli studi ai figli e a chi non hanno i soldi per curarsi o comprare le medicine”. La sponda resta comunque l’Unione europea. ” In Europa ci sono delle regole che sono state sottoscritte. Se ci sono, ci sono. Si possono non rispettare alcune, ma se qualcuno dice che sono state violate non ci si può offendere. Bisogna spiegare quali sono le ragioni di questo e quali sono gli obiettivi. Su questo si gioca il futuro”. E’ quanto ha detto il ministro dell’Economia, Giovanni Triaal convegno dell’Asvis a proposito della manovra e di come discuterne in Europa. In Europa si sta andando in una situazione di disgregazione mentre invece bisogna puntare all’unità , “Bisogna convincere tutti i Paesi” della necessità di tenere insieme la sostenibilità finanziaria con quella sociale. Tria ha sottolineato che la manovra disegna politiche per una maggiore inclusione sociale. “Sosteniamo il reddito di chi è in povertà andando oltre il rei perché questo non è bastato, è stato un passo insufficiente. Le elezioni hanno indicato che c’é questo malessere”.
Redazione
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