venerdì, Aprile 19, 2024

L’Italia declassata da Moody’s

Rating da Baa3 a Baa2, stabile l’outlook

L’agenzia Moody’s taglia il rating dell’Italia a Baa3 da Baa2 con outlook stabile. La decisione della società americana di investimenti è legata a un “cambio concreto della strategia di bilancio, con un deficit significativamente più elevato rispetto alle attese”. La reazione di Palazzo Chigi non è tardata ad arrivare: “Il downgrade era previsto”, viene affermato senza allarmismi. Salvini commenta: “L’importante è l’outlook stabile”. Il declassamento ha nome e cognome. Due i fattori chiave: la manovra di governo, che punta a decifit di bilancio più elevati nei prossimi anni e il rapporto debito pubblico/pil che secondo i tecnici dell’agenzia probabilmente si stabilizzerà sempre nei prossimi anni attorno al 130%, contrariamente alle ipotesi previste di riduzione. Ma non solo: con l’andamento del debito pubblico soggetto a prospettive di crescita deboli, il rapporto debito/pil potrebbe ulteriormente aumentare. La crescita a medio termine inoltre potrebbe risentire dello stallo dei piani di riforme economiche e fiscali strutturali. L’agenzia ritiene che dopo un temporaneo aumento della crescita dovuto alla politica fiscale espansiva, si torni poi al tasso tendenziale dell’1% e in ogni caso l’agenzia ritiene che anche nel breve periodo lo stimolo fiscale fornirà un impatto più limitato rispetto a quanto ipotizzato dal governo. Insomma a parere di Moody’s, i piani di politica fiscale ed economica del governo non comprendono un’agenda coerente di riforme. Quanto all’outlook stabile, secondo Moody’s riflette i punti di forza del Paese: dal’economia ampia e diversificata agli ingenti avanzi delle partite correnti, agli investimenti internazionali nel Paese, all’alto livello di ricchezza delle famiglie italiane potenziale cuscinetto e fonte di possibile finanziamento per il governo.

Redazione
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