lunedì, Maggio 6, 2024

Draghi (Bce) e lo spread: “Sale se si sfida l’Ue. Aumenta la vulnerabilità dei Paesi ad alto debito pubblico”

“La mancanza di un consolidamento dei conti pubblici nei paesi ad alto debito pubblico – sottolinea Draghi – aumenta la loro vulnerabilità agli shock, indipendentemente dal fatto che questi shock siano prodotti autonomamente mettendo in questione le regole dell’architettura dell’Ue o che arrivino attraverso un contagio”. Queste le parole del presidente della Bce, Mario Draghi pronunciate nel corso del suo intervento allo European Banking Congress a Francoforte. “Per proteggere le famiglie e le imprese dall’aumento dei tassi di interesse – sottolinea Draghi – i paesi ad alto debito non dovrebbero aumentare ulteriormente il loro debito e tutti i paesi dovrebbero rispettare le regole dell’Unione Europa”. Finora, aggiunge Draghi, “l’aumento degli spread dei titoli sovrani è stato per lo più limitato al primo caso e il contagio tra i paesi è stato limitato”. Questi sviluppi, rileva il presidente della Bce, “si traducono in condizioni più restrittive per i finanziamenti bancari all’economia reale. Ad oggi, sebbene si verifichi qualche ripercussione sui prestiti bancari in cui l’aumento degli spread è stato più significativo, i costi complessivi per i finanziamenti bancari rimangono vicini ai minimi storici nella maggior parte dei paesi, grazie ad una base di depositi stabili”.

Redazione
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