giovedì, Aprile 18, 2024

Cinque giovani realizzano un mediometraggio, pensato, scritto, prodotto e girato da attori del posto, tutto a Testa di Lepre

Cinque giovani realizzano un mediometraggio, pensato, scritto, prodotto e girato da attori del posto, tutto a Testa di Lepre

Cine-progetto al servizio dell’identità

 

 

Giovani, arte, un sano associazionismo e tanta voglia di essere una vera comunità sono stati gli ingredienti che hanno unito i cittadini di Testa di Lepre, nella serata del 12 dicembre, con la partecipazione di oltre 300 persone, al cinema Andromeda di Roma e, il giorno successivo, con la presenza di circa 200 persone alla Casa della Partecipazione di Maccarese. L’occasione è stata la presentazione del film “The Sacrifice”, un mediometraggio prodotto e interpretato dal gruppo teatrale dell’Associazione I Due Liocorni, sotto la direzione del regista teatrale Andrea Pilato. Un film che può essere definito interamente made in Testa di Lepre. Protagonisti, come attori, ideatori della sceneggiatura, delle musiche, dei costumi e del montaggio sono stati cinque ragazzi del territorio: Elisa di Carlo, Edoardo Pallotelli, Cristiano Poggetti, Giulia Piergiovanni e Daniele Giannini. Attraverso l’utilizzo del genere thriller, i giovani attori hanno raccontato i bisogni e i problemi della loro generazione. Nella trama, infatti, una serie di episodi, che richiamano a temi importanti e attuali come: l’incomunicabilità nei rapporti intergenerazionali, la violenza intrafamiliare, le dipendenze da droga e alcool, si intersecano tra loro unendo i protagonisti nello scoprire una serie di segreti mistici e terrificanti, esorcizzando uno dei tabù dell’uomo e, soprattutto dei giovani: la morte. Una vera e propria dimostrazione di grande maturità, di impegno e di un lavoro fatto con serietà e passione, nonostante la loro giovane età.  Un progetto artistico indipendente e realizzato a costo zero, con la disponibilità di tanti cittadini di Testa di Lepre e i soci dell’Associazione i 2 Liocorni, che si sono messi gioco per rilanciare in un modo del tutto nuovo il loro territorio. “Vedere circa 500 persone nelle due serate applaudire con entusiasmo alla fine della visione del film è stata una soddisfazione enorme. Il nostro progetto per il territorio e per i ragazzi ha avuto un grande successo e questo ci riempie di orgoglio” afferma il presidente dell’associazione I 2 Liocorni, Patrizio Pavone. Il messaggio che con il film si è voluto lanciare arriva forte e chiaro. Il lavoro registico e di impegno sul set dei ragazzi è arrivato a tutte le persone che hanno assistito, nelle due serate, alla proiezione dell’opera. A fine, Graziella Rizzo dell’associazione i I 2 Liocorni, ha condotto il dibattito con il pubblico, in un confronto sui tanti stimoli e riflessioni che il film ha suscitato. La lettura della trama è stata affidata a un gruppo di esperti: La Dott.ssa Rospo (Psicologa), il Professor Giuseppe Cursio (Pedagogista), Vincenzo Taurino (Sociologo) e il monsignor Di Michele (Scrittore ed Educatore). Tutti concordi nel riconoscere non solo l’encomiabile impegno che i giovani con il loro regista hanno profuso, ma anche il valore sociale e pedagogico della sceneggiatura. Le conclusioni sono state affidate al sociologo Vincenzo Taurino: “Ricordo che in qualità di Garante per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza di Fiumicino il mio primo incontro è stato proprio con i cittadini e i giovani di Testa di Lepre ed era chiaro a tutti, in quell’occasione, la necessità che creare un vero senso di comunità avrebbe favorito la crescita e la serenità dei bambini e dei giovani del quartiere. Oggi questo obiettivo è davanti agli occhi di tutti, vedo in sala rappresentanti di associazioni, della scuola, della pro loco, della parrocchia e tanti cittadini che hanno sostenuto i loro giovani e li hanno messi in condizione di potere esprimere i loro bisogni e le loro potenzialità” “Sono convinto – ha concluso Taurino – che questo film non è solo un prodotto artistico ma può diventare uno strumento di sensibilizzazione per promuovere l’ascolto dei giovani e la comunicazione intergenerazionale, da portare nelle scuole, accompagnato dal lavoro di esperti. Ma rappresenta anche un esempio di comunità che sa rendere protagonisti i propri giovani, un modello che va replicato”.

Redazione
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