lunedì, Aprile 29, 2024

Usa, la tav non piace anche al presidente Trump che azzera i fondi per un progetto in California

L’amministrazione di Donald Trump ha annunciato di voler azzerare i 929 milioni di dollari di finanziamenti federali per il progetto dell’alta velocità in California, per collegare con la Tav Los Angeles e San Francisco. L’annuncio, da parte del dipartimento dei Trasporti Usa, arriva all’indomani della causa da parte di 16 Stati americani guidati proprio dalla California contro la dichiarazione di un’emergenza nazionale per la costruzione del Muro al confine con il Messico che consente a Trump di ottenere i fondi che gli sono stati negati dal Congresso. “Come avevo previsto, 16 città (e non Stati, ha detto il presidente, ndr), guidate per lo più da Democratici per i Confini Aperti e dalla Sinistra Radicale, hanno intentato una causa, ovviamente, nel nono distretto! La California, lo Stato che ha sprecato miliardi di dollari nel treno ad alta velocità fuori controllo, senza speranza di completamento, pare essere al comando”, ha scritto Trump in un tweet. Il fallito progetto del treno alta velocità in California, dove i superamenti dei costi stanno diventando un record mondiale, è centinaia di volte più costoso del muro di cui c’è un disperato bisogno!”, ha aggiunto il capo della Casa Bianca. Come noto, lunedì una coalizione di 16 Stati Usa guidata dalla California ha fatto ricorso contro la decisione del presidente Donald Trump di dichiarare l’emergenza nazionale per costruire il Muro al confine con il Messico, ottendo così i fondi che gli sono stati negati dal Congresso. Il ricorso, che era stato preannunciato dal procuratore generale della California, Xavier Becerra, mette in discussione la legalità dell’azione di Trump. Nel ricorso, depositato presso il tribunale federale distrettuale di San Francisco, si sostiene che il presidente non ha il potere di dirottare i fondi per costruire il Muro perché è il Congresso a dover decidere sulle spese. “La miglior prova consiste probabilmente nelle parole del presidente”, ha osservato Becerra in un’intervista. Il riferimento è a quanto disse Trump lo scorso 15 febbraio ovvero: “Non ne ho bisogno ma lo farei molto più velocemente”. Nel ricorso, i querelanti spiegano di voler proteggere l’interesse dei propri residenti, le risorse naturali e gli interessi economici. “Contrariamente alla volontà del Congresso, il presidente ha utilizzato il pretesto di una crisi di immigrazione illegale ‘creata’ ad hoc per dichiarare un’emergenza nazionale e ridirigere dollari federali…per costruire il Muro alla frontiera Usa-Messico”. Anche la Camera dei Rappresentanti, ora a maggioranza democratica, potrebbe ricorrere contro la decisione di Trump o riuscire a far passare una Legge per annullarla ma sulla quale il presidente porrebbe sicuramente il veto. Ma intanto, niente Tav in California.
Redazione
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