Home Primo piano Cronaca Milano, l’autista Ousseynou Sy resta in carcere, “Potrebbe colpire ancora”

Milano, l’autista Ousseynou Sy resta in carcere, “Potrebbe colpire ancora”

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The 47-year-old bus driver, Ousseynou Sy, who was held by Carabinieri police on Wednesday after allegedly hijacking a bus with schoolchildren aboard and subsequently setting it on fire after tying their hands with plastic electrical ties in an apparent attempt to kill them, sources said, in San Donato Milanese, near Milan, northern Italy, 20 March 2019. The children's terror lasted for almost 40 minutes as the man, angry at government migrant policy, confiscated their phones and said no one would survive. Ousseynou Sy is originally from Senegal but has been an Italian citizen since 2004. ANSA/SALVATORE GARZILLO
C’è il “rischio di reiterazione del reato”. E’ quanto si evidenzia nelle esigenze cautelari contenute nella richiesta di custodia cautelare in carcere di Ousseynou Sy, l’autista di origine senegalese arrestato dopo aver dirottato un bus con a bordo 51 studenti di una scuola media di Crema, si evidenzia il “rischio di reiterazione del reato”. E’ quanto emerge nel provvedimento firmato dai pm Alberto Nobili e Luca Poniz titolari dell’inchiesta per sequestro di persona e strage. Da fonti della procura si esclude, come riferito invece da qualche studente, che il 47enne – che sarà ascoltato nel pomeriggio – avesse già tentato di realizzare il piano qualche giorno prima. Secondo gli investigatori sarebbe stato Ousseynou Sy ad appiccare le fiamme all’interno dell’autobus. A rafforzare questa tesi accusatoria, diversi testimoni riferiscono che aveva un accendino, anche le ustioni che il 47enne ha riportato alle mani. L’uomo sarà ascoltato dal gip di Milano Tommaso Perna nel carcere di San Vittore. Difeso dall’avvocato Davide Lacchini, deve rispondere di strage, sequestro di persona e incendio, reati contestati con l’aggravante del terrorismo data la gravità dell’episodio. L’autista si è da subito difeso, davanti ai magistrati, sostenendo che non avrebbe mai fatto del male a nessuno e che si è trattato solo di un “gesto eclatante” per portare l’attenzione dell’opinione pubblica “sui morti nel Mediterraneo”. Il gip ha tempo 48 ore dall’interrogatorio per convalidare l’arresto.

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