domenica, Maggio 5, 2024

Presentata la Stagione 2019/2020 dell’Accademia di Santa Cecilia

Roma. Accademia Nazionale di Santa Cecilia, presentata la Stagione 2019/2020

 

L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ha presentato la Stagione concertistica 2019/2020. Questa Stagione – la quindicesima sotto la direzione musicale di Antonio Pappano – prevede ventotto concerti sinfonici, quattordici da camera e quattro tournée europee e italiane per 270 giorni di musica tutta da ascoltare e anche da scoprire. L’inaugurazione è prevista per il 10 ottobre, con un’opera di rarissima esecuzione e che impiega uno straordinario organico: la Grande messe des morts di Berlioz, composta nel 1838 con libretto in latino. Il Requiem monumentale sarà eseguito da Antonio Pappano con l’Orchestra e il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia insieme al Coro del Teatro San Carlo di Napoli, guidato da Gea Garatti Ansini, e la star della lirica internazionale Javier Camarena, al suo debutto a Santa Cecilia. Il Requiem è il primo dei tre appuntamenti del ciclo Fantastico Berlioz che rendono omaggio al compositore francese. Dopo il concerto inaugurale, Pappano dirigerà, ancora di Berlioz, l’Ouverture dall’opera Benvenuto Cellini e la Sinfonia Fantastica, mentre il Direttore Ospite Principale Mikko Franck sarà sul podio per l’Ouverture dall’opera Beatrice et Benedict. Un altro anniversario importante è quello che ricorre nel 2020, quando verranno celebrati i 250 anni dalla nascita di Ludwig van Beethoven. Per l’occasione torneranno in cartellone due rarissime Ouverture: Re Stefano, diretta da Antonio Pappano, e La Consacrazione della Casa diretta da Tomáš Netopil. L’Accademia ospiterà anche un prestigioso debutto sul podio, quello del giovanissimo direttore israeliano Lahav Shani, fresco di nomina come Direttore Principale della Israel Philharmonic e Direttore Ospite Principale dei Wiener Symphoniker, che dirigerà Emanuel Ax nel Concerto n. 5 “Imperatore”. Ancora Beethoven quando Gianandrea Noseda dirigerà il Concerto per violino con Leonidas Kavakos. Il violinista greco sarà protagonista anche nella Stagione da Camera con due appuntamenti per eseguire, con Enrico Pace, l’integrale delle dieci Sonate per violino e pianoforte composte da Beethoven. Evgeny Kissin, uno dei più grandi talenti pianistici in attività, omaggerà Beethoven con tre Sonate e le Variazioni Eroica op. 35. Non manca lo spazio dedicato all’opera: Sir Tony dirigerà un concerto rossiniano che impagina arie dalla Semiramide e dall’Otello, la Sinfonia da Ermione e la Messa di Gloria, con un cast internazionale che comprende Javier Camarena, Lawrence Brownlee, Federica Lombardi, Teresa Iervolino e Carlo Lepore e che sarà dedicato alla memoria di Bruno Cagli. Sempre in questa giornata, sarà presentata una pubblicazione degli studi rossiniani del presidente dell’Accademia. Il sipario sull’opera si riaprirà per il concerto conclusivo della Stagione con la Trilogia Tudor (arie selezionate da Anna Bolena, Maria Stuarda e Roberto Devereux) di Donizetti, diretta da Pappano e con l’atteso ritorno del soprano tedesco Diana Damrau. Numerosi i debutti, come quello a metà novembre del violinista Emmanuel Tjeknavorian. Molti i talenti più interessanti del panorama internazionale per la prima volta sul podio di Santa Cecilia: da Susanna Mälkki attuale direttore musicale della Helsinki Philharmonic Orchestra, al torinese Antonello Manacorda; da Lahav Shani, attuale giovane direttore della Rotterdam Philharmonic Orchestra che dal 2020 prenderà il posto di Zubin Metha alla guida della Israel Philharmonic, a Michele Mariotti, considerato uno dei direttori più importanti della sua generazione. Confermata la presenza delle illustri bacchette, come Juraj Valcuha, Manfred Honeck, Myung-Whun Chung, Jakub Hruša, Pablo Heras-Casado, Gustavo Dudamel, Mikko Franck, Daniele Gatti e Valery Gergiev. Come ogni anno l’Accademia dà spazio a interpreti e compositori della scena internazionale contemporanea con tre anteprime italiane, un’anteprima assoluta e il Concorso di composizione Luciano Berio, entrato nella fase clou. Triumph to exist del compositore finlandese Magnus Lindberg, è legata al progetto europeo “Music Up Close Network”, del quale l’Accademia di Santa Cecilia è capofila; Flounce, opera della compositrice finlandese Lotta Wennäkoski, dopo fortunati debutti nei teatri internazionali, sarà diretta da Susanna Mälkki al suo esordio romano, mentre Tan Dun – tra i compositori viventi più innovativi sulla scena musicale – presenta in prima italiana la sua Buddha Passion. E ancora l’Ensemble Sentieri Selvaggi, diretto da Carlo Boccadoro, eseguirà Tre Sogni di Fabio Massimo Capogrosso, commissionata dall’Accademia di Santa Cecilia ed eseguita in prima assoluta nella sua nuova versione nella Stagione da Camera, oltre a composizioni di Donatoni, D’Amico, Francesconi, Franceschini e Vacchi. Anche molta musica sacra nella Stagione 2019/20: dopo l’apertura con la Grande Messe di Berlioz e la Messa di Gloria di Rossini, la moderna Buddha Passion e la Messa da Requiem di Verdi diretta da Mikko Franck, Manfred Honeck dirigerà La Creazione di Haydn e Jakub Hruša la Missa Glagolitica, capolavoro di rara esecuzione con testo in antico slavo ecclesiastico di Leoš Janácek. Nomi eccellenti anche nel cartellone della musica da Camera: Maurizio Pollini, Martha Argerich, Grigory Sokolov, Ivo Pogorelich, Nikolai Lugansky, Beatrice Rana e Andrea Lucchesini che inaugurerà proprio la stagione il 28 ottobre 2019 con un programma dedicato a Schumann. Ma i grandi pianisti sono presenti anche nella Stagione Sinfonica con l’atteso ritorno di Stefano Bollani e i debutti di Igor Levit e del giovanissimo Alexander Malofeev, stelle nascenti della ribalta del futuro. Per il pubblico appassionato di musica antica Giovanni Antonini prosegue il ciclo Haydn 2032; Federico Maria Sardelli dirige la Juditha Triumphans di Vivaldi con L’Accademia Barocca di Santa Cecilia; gli Archi di Santa Cecilia propongono un programma vivaldiano, mentre Mario Brunello presenterà il suo progetto su Bach suonato con il violoncello piccolo. Spazio anche al talento di Alessio Allegrini, primo corno solista dell’Orchestra, che interpreterà a febbraio il Concerto per corno n. 2 di Richard Strauss e ai Professori dell’Orchestra degli Archi di Santa Cecilia e dell’Accademia Barocca che da anni si dedicano all’approfondimento del repertorio da camera e di quello antico. Quattro le tournée previste dall’Orchestra, due con la direzione di Pappano, che dal 4 al 10 novembre dirigerà la compagine ceciliana e i pianisti Martha Argerich e Francesco Piemontesi a Parigi e in Svizzera, e sarà in Germania dal 20 al 25 gennaio con la violinista Janine Jansen. Attesa e prestigiosissima la tournée italiana dell’Orchestra che dal 10 al 14 dicembre sarà guidata da Gustavo Dudamel. Il 29 aprile, infine, l’Orchestra di Santa Cecilia sarà diretta ad Atene da Daniele Gatti con Leonidas Kavakos nella veste di solista.

Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli