Home Di tendenza Governo, l’ultimo ‘affondo’ di Salvini: mozione di sfiducia al premier Conte

Governo, l’ultimo ‘affondo’ di Salvini: mozione di sfiducia al premier Conte

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Dopo la rottura, con l’apertura della crisi di governo, la Lega presenta in Senato la mozione di sfiducia al premier Giuseppe Conte. “Troppi ‘no’ (da ultimo il clamoroso e incredibile ‘no’ alla Tav) fanno male all’Italia che invece ha bisogno di tornare a crescere e quindi di andare a votare in fretta”, fanno sapere dal partito di via Bellerio. “Chi perde tempo danneggia il Paese e pensa solo alla poltrona”. A stretto giro la replica del M5S: “Caro Salvini stai vaneggiando, inventatene un’altra per giustificare quello che hai fatto, giullare” si legge in una nota. “Questa storia di Di Maio-Renzi è una fake news di Salvini per nascondere il tradimento del contratto di governo e del Paese”. Intanto nessun incontro è previsto al momento al Quirinale per il premier Conte: a quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, il presidente del Consiglio “passerà la giornata lontano dai riflettori, tra la sede di governo e la famiglia”. In queste ore, intanto, Matteo Salvini ha inviato un sms a tutti i parlamentari della Lega per rientrare a Roma. Il leader ha dato appuntamento alla Camera per le 18. Nella giornata di lunedì 12 al Senato è stata convocata, alle 16, la capigruppo del Senato che deciderà quando si dovrà votare la mozione di sfiducia a Conte, presentata dal Carroccio.
La Lega prende quindi in mano l’iniziativa “per parlamentarizzare la crisi” di governo: la mozione di sfiducia al Senato punta ad accelerare i tempi per sciogliere il rebus della gestione della crisi, voluta dal ministro dell’Interno. “Serve a fare chiarezza, per ufficializzare la crisi” tagliano corto dal Carroccio. Ora la palla passa alla presidente Casellati, con la riunione di lunedì che servirà a calendarizzare la mozione che, in base al Regolamento, va “discussa nella seduta che il Senato stabilisce, sentito il governo, e comunque non prima di tre giorni dalla sua presentazione”. Il documento potrebbe quindi essere posto all’ordine del giorno già da martedì. Una richiesta che potrebbe essere avanzata dal Carroccio e che, tuttavia, per essere accolta dovrà trovare il consenso della maggioranza dei Gruppi parlamentari. Altrimenti la discussione e il voto potrebbero slittare alla settimana dopo ferragosto.

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