venerdì, Aprile 19, 2024

Cittadino lamenta scarsa cura nei pressi della nuova passerella sul Sanguinara

Riceviamo e pubblichiamo – Gentile Assessore, mi preme attirare la sua attenzione su alcune situazioni, non per criticare, ma perchè amo la città di cui sono cittadino. Come può osservare dalle foto allegate, se quanto fatto sono i lavori per l’arredo urbano attorno alla passerella sul Sanguinara, siamo davvero di fronte a iniziative superficiali e non di scopo, ne un albero, ne una siepe, ne una panchina o altro, solo come puo’ vedere uno spiazzo, dove crescono sterpaglie e null’altro (foto n.1). Per giunta come si può vedere la transenna di legno e’ chiusa (foto n.2), non ci sono possibilità di accesso a questo futuro spazio “attrezzato”. Inoltre, c’è da osservare che appena messe delle transenne metalliche per fermare le corse delle biciclette, considerando che sono stati fatti dei buchi e non cementati correttamente (vedasi foto n. 3), due giorni dopo una di queste transenne, non fissate ad opera d’arte, è stata vandalizzata e buttata nel letto del torrente ( vedasi foto n. 4), dai soliti teppisti. Ma qualcuno si occupa di verificare i lavori…? Esempio il RUP…? In questo modo il committente invita gli esecutori del lavori alla superficialità; vedasi anche il manto stradale che porta, attraverso i giardinetti, alla passerella (foto n.5), la parte iniziale è un ciottolato…, come anche il bordo del vialetto, dove non cresce ne crescerà,  in questa condizione, erba, poiché il terreno è talmente compattato che se non lo si vanga un po’ sarà un pezzo di giardinetto perso. Non voglio citare i giardini di via trapani, dove l’erba cresce rigogliosa (vedasi foto n.6), quindi la usufruzione di questi spazio è limitata, stesso dicasi per le sterpaglie che crescono ai bordi delle strade di tutti la città. Ma non è possibile con l’uso periodico di diserbanti dare decoro e controllare la crescita di sterpaglie sui cigli delle strade. Capisco che ecologicamente qualcuno avrebbe da ridire, allora l’alternativa sarebbe che dei giardinieri, con maggiori costi, estirpano questa crescita di verde sui cigli. Ma se Ladispoli vuole attirare un turismo medio, non quello povero (non è discriminazione) che lascia pochi soldi in loco, deve attrezzarsi e dare un po’ di decoro alle sue strade (vedasi l’esempio costruttivo della vicina S. Nicola). In ogni caso visto i numeri della popolazione residente è sicuramente giunto il momento di passare da città dormitorio a città indipendente o almeno autonoma, che si distingue dalle altre per un “quid”, scegliete voi, responsabili politici locali, quale sarà quel qualcosa che distingua e porta un turismo non solo di massa ma di una certa qualità, che tradizionalmente spende in loco e supporta l’economia locale. I servizi e quant’altro, per il vivere civile debbono essere congrui per un pubblico attento e disposto a spendere. Infine, a costo di ripetersi, quando si danno incarichi di lavori, qualcuno, rappresentante del committente (Comune di Ladispoli) deve verificare e farsi vedere durante i lavori, altrimenti siamo alla solita fuffa e superficialità italica, come pure impegniamoci per il mantenimento dei manufatti pubblici, delle strade etc. Ne avremmo un vantaggio tutti, e coloro che visitano Ladispoli la potranno additare come un esempio di buona gestione della res pubblica. Vedrete che se tutti ci sforziamo a mantenere un contegno ed ordine per la cosa pubblica, anche i teppisti, sulla base del buon esempio collettivo, diminuiranno le loro insensate scorribande. Grazie per l’attenzione che vorrete dedicare a queste osservazioni.

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