giovedì, Marzo 28, 2024

La porta girevole del circolo PD a Cerveteri

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La porta girevole del circolo PD a Cerveteri

Aria di cambiamenti tra gli iscritti e nei ranghi del Direttivo del Partito Democratico locale. Umberto Badini è il nuovo presidente dei dem ceretani

 

di Alberto Sava

La minoranza del Direttivo Pd di Cerveteri è dimissionaria ed Umberto Badini è il nuovo presidente del circolo ceretano, queste le notizie di ieri. Oggi in primo piano abbiamo alcuni passi del documento programmatico votato dagli organismi del circolo mercoledì scorso. Nel primo passo del documento del segretario Nello Giansanti leggiamo che punta “Alla creazione e alla riunificazione di un grande centrosinistra aperto a tutte quelle forze politiche e civiche che si riconoscono nell’area di centro-sinistra”. In un altro passaggio del documento relativo alla riunificazione del centrosinistra è scritto testualmente: “Considerata la decorrenza dei due anni statutariamente previsti per la sanzione comminata a carico di coloro che si sono candidati in altre liste alle elezioni amministrative del 2017; Vogliamo rivolgere un appello a quanti -pur ricoprendo incarichi nell’attuale amministrazione -si impegnano, vogliono impegnarsi o hanno continuato ad impegnarsi condividendo le linee di indirizzo politiche e programmatiche del Partito Democratico affinché possano tornare a dare il loro contributo politico alla costruzione di un circolo del Pd Cerveteri forte ed inclusivo; il circolo è pronto ad accoglierli nella sua comunità come tesserati e militanti che possano- insieme agli altri iscritti e militanti- contribuire a determinare la linea politica che insieme ci consentirà di costruire una posizione comune che superi i contrasti di questi anni tendendo più forte il governo della città per il presente e per il futuro”. Il richiamo all’unità contenuto nel documento votato mercoledì scorso è identico all’obiettivo di unità del circolo PD già citato nel testo programmatico del 5 maggio scorso, ancora incompleto, seppure sollecitato da parte della minoranza del Direttivo che quindi condivide totalmente la scelta di unità. Ovviamente nessuno dimentica che il Pd di Cerveteri, all’opposizione in consiglio comunale, ha sempre sparato a zero sull’Amministrazione Pascucci, la cui giunta vede ex dem eletti con liste civiche, ed oggi invitati a rientrare nel partito.  A questo punto si pone la domanda: perché il gruppo della minoranza del Direttivo si presenta dimissionario? Ecco la riposta che abbiamo ricevuto: “Nessuno discute la riunificazione del centrosinistra, che però va perseguita secondo le regole statutarie del PD e nel rispetto della pluralità di pensiero di tutti”. Quindi sembra in discussione il metodo: primo, i documenti di rilievo e programmatici del circolo vanno votati all’unanimità dal Direttivo e mercoledì 9 ottobre pare mancasse metà dei componenti; secondo, a norma di statuto, gli ex Pd eletti in liste civiche, per rientrare nel partito, dovrebbero prima dimettersi da incarichi istituzionale e passare all’opposizione in consiglio comunale. Regole statutarie che il vice segretario Vittoria Marini ha recentemente ricordato anche al vice sindaco Giuseppe Zito a cui ha detto “Vuoi entrare nel circolo Pd di Cerveteri? Dimettiti dalla maggioranza, passa all’opposizione e troverai stesi i tappeti rossi”. Ed a proposito del rigido rispetto delle regole, come è giusto che sia, ricordiamo un precedente paradossale che riguarda Aldo De Angelis. Il consigliere, fino ad allora in maggioranza, passò all’opposizione e coerentemente si dimise da tutti gli incarichi, transitando per il gruppo misto. Nonostante il percorso istituzionale ineccepibile, quando chiese di iscriversi al circolo Pd ceretano, gli fu rifiutata la tessera. E non è l’unico caso da ricordare. Infine, mercoledì scorso è stato eletto il nuovo presidente del circolo, senza che il candidato eletto fosse presente al Direttivo che lo ha votato. “Quindi il segretario Giansanti è stato bocciato per il suo metodo, per un pluralismo a senso unico e il rispetto a corrente alternata delle regole e norme dello statuto del circolo”. Questo è quanto sostengono alcuni dimissionari della minoranza del Direttivo, da noi interpellati.

Redazione
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