venerdì, Aprile 26, 2024

Invasione turca in Siria, Erdogan non teme le sanzioni Usa. Il premier andrà a Mosca. Oggi arriva il vice presidente americano Pence

La Turchia non è preoccupata dalle sanzioni Usa, non dichiarerà mai il cessate il fuoco in Siria e proseguirà l’operazione militare con o senza il sostegno del mondo. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan lo ha detto, secondo quanto riferisce la tv turrca Ntv, a quello americano Donald Trump in un colloquio telefonico.  Erdogan ha affermato di “non essere preoccupato” per le sanzioni Usa per l’offensiva. Il presidente turco ha fatto sapere che andrà a Mosca “entro pochi giorni”, invitato da Putin che intanto ha frenato l’offensiva turca con lo schieramento della polizia militare russa come forza d’interposizione. Notizie contrastanti sul controllo di Manbij, località strategica a ovest dell’Eufrate, da parte dell’esercito di Assad. La cittadina siriana strategica di Manbij, nel nord del Paese, non è sotto il controllo delle forze governative siriane, come affermato in precedenza da diverse fonti di stampa. Lo riferiscono testimoni oculari presenti in queste ore a Manbij. Le stesse fonti hanno inviato un video in cui mostrano un manipolo di truppe governative, presenti nelle campagne circostanti la città, mentre vengono allontanate dalla popolazione locale. “In città ieri sera è soltanto entrata per poco tempo una pattuglia della polizia militare russa, che è uscita poco dopo. Non ci sono truppe di Assad”, affermano le fonti in riferimento all’esercito del presidente siriano Bashar al Assad. Intanto il vicepresidente Usa Pence arriva oggi ad Ankara.
Redazione
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