venerdì, Marzo 29, 2024

Soddisfatti i produttori oleari ceretani

Raccolta olive 2019. Nei frantoi si respira ottimismo: la resa è tra il 13 e il 15% a quintale

Soddisfatti i produttori oleari ceretani

Le aziende locali si preparano alla tradizionale rassegna olearia del novello che si terrà all’inizio del prossimo mese di dicembre in piazza Santa Maria  

 

di Alberto Sava

 

Produzione di olio in crescita a Cerveteri; un aumento che fan ben sperare gli agricoltori. Se lo scorso anno gelate e freddo avevano danneggiato e compromesso migliaia di ulivi, quest’anno è di tutt’altro tenore la produzione. I frantoi oleari, che in questi giorni sono alle prese con la lavorazione, lasciano intuire che sarà una stagione positiva. “Siamo fiduciosi e dai primi dati la resa è tra il 13 e il 15% a quintale -spiega Riccardo Milozzi presidente della Cia, Confederazione Agricoltori di Roma -rispetto allo scorso anno siamo in netta ripresa,  ciò è stato possibile  grazie al  lavoro dei produttori e alla benevolenza del clima che è  stato di aiuto per il ciclo produttivo degli ulivi”.  I produttori locali, una trentina circa, si stanno preparando alla tradizionale manifestazione olearia che si svolgerà ai primi di dicembre: un’occasione importante per la crescita di un settore che negli ultimi anni nella città caerite ha visto nascere nuove aziende agricole.

 

La produzione 2019

su scala nazionale

Sul piano nazionale la raccolta delle olive in Italia la produzione di extravergine nel 2019 in aumento dell’80% dopo il crollo storico registrato lo scorso anno. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti su stime Unaprol/Ismea in occasione della prima spremitura della penisola avvenuta con le prime olive anti Xylella in Salento a Gagliano del Capo, dove grazie al clima c’è stato un anticipo di maturazione.”Anche se bisognerà fare i conti con il clima e soprattutto con l’andamento delle piogge e delle temperature nei prossimi mesi, a livello nazionale si punta – sottolinea la Coldiretti – ad una produzione di oltre 315 milioni di chili, che resta comunque inferiore alla media dell’ultimo decennio”. “I primi dati globali per i principali concorrenti dell’Italia su scala mondiale relativi alla stagione di   dell’olio di oliva 2019/20 evidenziano che la Spagna dovrebbe produrre 1.35 milioni di tonnellate di olio d’oliva, un po’ meno rispetto al 1.77 milioni di tonnellate dell’anno precedente mentre la Grecia raggiungerebbe le 300mila, in crescita rispetto alle 185.000 tonnellate dell’anno precedente.””Rispetto allo scorso anno – sottolinea Coldiretti – stavolta la produzione è tornata a crescere al Centro Sud dove si concentra gran parte del raccolto nazionale”. “Bisogna recuperare il pesante deficit italiano potenziando una filiera che coinvolge oltre 400 mila aziende agricole specializzate in Italia e che può contare sul maggior numero di olio extravergine a denominazione in Europa (43 DOP e 4 IGP) con un patrimonio di 250 milioni di piante e 533 varietà di olive, il più vasto tesoro di biodiversità del mondo” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.

Redazione
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