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Chivasso (Torino), aveva mangiato dei funghi velenosi: 57enne salvata grazie al trapianto del fegato

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Salvata da un trapianto di fegato eseguito “in super urgenza nazionale” all’ospedale Molinette di Torino, dopo che aveva consumato Amanita phalloides. Fungo velenoso, spesso mortale. E’ accaduto a una 57enne della provincia, che giovedì scorso ha mangiato insieme al marito dei funghi da lui raccolti. Nella notte di venerdì la coppia ha cominciato a stare male ed è stata trasportata al Pronto soccorso dell’ospedale di Chivasso. La donna però “continuava a peggiorare sensibilmente”, riferiscono dalla Città della Salute del capoluogo piemontese, tanto da venire trasferita prima in Rianimazione e poi domenica in Terapia intensiva epatologica con una necrosi epatica acuta che non le avrebbe lasciato scampo. Lunedì, dopo tutti gli accertamenti e gli approfondimenti del caso, la paziente è stata trasferita dal reparto diretto da Antonio Ottobrelli alla Rianimazione 2 diretta da Roberto Balagna, ed è stata inserita in lista d’attesa trapianto in super urgenza nazionale per insufficienza epatica acuta. “Da quel momento – spiegano i sanitari – avrebbe avuto massimo 48 ore di vita se non fosse arrivato un fegato compatibile da trapiantare”. Grazie al Coordinamento regionale trapianti piemontese diretto da Antonio Amoroso, nella notte tra lunedì e martedì si è reso reperibile un fegato proveniente da un uomo deceduto in un’altra regione italiana. E nella giornata di martedì, “con una corsa contro il tempo – sottolinea l’ospedale – è stato eseguito un lungo e complicato trapianto di fegato, durato circa 8 ore”, effettuato da Renato Romagnoli, direttore del Centro trapianti di fegato, in collaborazione con Francesco Lupo. Per i medici “l’intervento è tecnicamente riuscito e ora la paziente è in fase di recupero ricoverata nella Terapia intensiva diretta da Balagna”. Nel frattempo il marito è ancora ricoverato a Chivasso con “un lieve danno epatico e un danno renale acuto”.

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