sabato, Aprile 20, 2024

Vertice della Nato: un “compleanno” tra liti e tensioni per la digital tax e sui dazi del presidente Trump

La minaccia degli Stati Uniti di imporre sanzioni a Francia e Italia per la digital tax contro i giganti del web sarà uno dei temi al centro del bilaterale che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte avrà a Londra con il presidente americano Donald Trump, a margine del vertice della Nato. “Avrò un bilaterale con Trump, ne parleremo domani (oggi ndr.)”, ha detto il premier ai giornalisti al suo arrivo nella capitale britannica. Preoccupato? “Ci sono tanti dossier che potrebbero preoccuparmi – dice Conte – però lavoriamo per risolvere tutto, la preoccupazione la mettiamo da parte, abbiamo un approccio sempre concentrato per la soluzione ottimistica per risolvere i problemi”. Il tema dei dazi è riemerso con forza nelle ultime ore dopo il rapporto dell’Ufficio del rappresentante del commercio americano che minaccia tariffe contro la Francia e anche contro l’Italia per la web tax (che, secondo quanto previsto nella legge di bilancio dovrebbe entrare in vigore nel nostro Paese il prossimo primo gennaio, ndr), misure che vanno tra l’altro ad aggiungersi a quelle già introdotte nelle settimane scorse sul caso Airbus. “I dazi – sottolineano fonti qualificate all’Adnkronos – sono la negazione della nostra vocazione al multilateralismo ed alla nostra apertura al commercio internazionale, condivisa con gli altri Paesi europei”. Nel corso del bilaterale che si terrà nel primo pomeriggio, a conclusione del vertice e che potrebbe durare una quarantina di minuti, Conte e Trump parleranno dei temi che saranno stati affrontati nel summit, a partire da quella che Trump considera una “iniqua” condivisione degli oneri, in riferimento alle spese militari. In proposito, l’Italia, ancora ben lontana dall’obiettivo del 2% del pil da raggiungere nel 2024 (nel 2019 si ferma all’1,22%), ha più volte sottolineato la nostra partecipazione consistente alle missioni della Nato, di cui è il secondo contributore. In cima all’agenda del bilaterale ci sarà poi il dossier libico, riferiscono le fonti, con il premier che si farà portavoce di “una nuova sollecitazione al presidente Trump” per un suo maggiore impegno, ribadendo “la preoccupazione per l’incapacità delle parti in conflitto di trovare un’intesa sulla cessazione delle ostilità”. Sulla Libia per la verità la posizione degli Stati Uniti resta ambigua, con il dipartimento di Stato americano che nei giorni scorsi è sembrato prendere una posizione più decisa a fianco del governo di Tripoli, mentre Donald Trump non aveva nascosto il suo sostegno al generale Khalifa Haftar. Un’ambiguità che potrebbe essere sciolta in reazione al maggiore coinvolgimento di Mosca nel Paese, proprio a fianco dell’uomo forte della Cirenaica, che conterebbe sull’apporto di “centinaia di mercenari russi”, secondo indiscrezioni di stampa. Tra i temi che potrebbero essere sollevati nel bilaterale ci sono anche Cina e 5G, che tra l’altro sono nell’agenda del vertice e che sono oggetto di tensione nei rapporti tra Roma e Washington. Nei giorni scorsi, una fonte dell’amministrazione americana aveva sottolineato come “la Cina stia attivamente cercando una grande presenza ed una maggiore influenza nel mondo, anche nell’area di responsabilità della Nato: offre denaro a basso costo, investimenti a basso costo e infrastrutture cruciali, tra cui porti e reti elettriche”. “Sta cercando di intrappolare nazioni nel debito – aveva denunciato, in un riferimento anche agli accordi sulla ‘Via della Seta’ – e così ottenere concessioni diplomatiche”. Quanto al 5G, ha detto il funzionario dell’amministrazione americana, si tratta di “un altro tema su cui la Nato deve essere vigile, questa è la priorità per il presidente: scambiare la sicurezza dei nostri network di telecomunicazioni e la privacy dei nostri dati personali per risparmiare non è nell’interesse di nessuno dei nostri alleati”. Su questo punto Conte ripeterà le rassicurazioni già date nei mesi scorsi e concretizzatesi nel decreto sul golden power per garantire la sicurezza delle nostre reti di tlc, in particolare quelle del 5G.
Redazione
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