sabato, Aprile 20, 2024

Roma, doppiatori in azione nelle corsie del Policlinico Gemelli per portare un po’ di felicità ai pazienti

Corsie d’ospedale che, almeno per qualche ora, diventano set cinematografici o palchi teatrali e in cui vanno in scena il talento e la voce. E un percorso di doppiaggio per gli adolescenti ricoverati al Policlinico Gemelli di Roma, all’interno del progetto ‘Talenti in corsia’, con il contributo di Fondazione Pfizer. Sono cento le voci che, ogni settimana, si alternano e animano le corsie dei reparti pediatrici della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs: sono noti doppiatori italiani che dedicano una parte del loro tempo a svolgere attività in ospedale usando la voce. “Ci chiamiamo ‘Le voci del cuore’ e siamo nati da circa un anno – racconta Ilaria Stagni, nota doppiatrice italiana e fondatrice di questo gruppo – ho deciso di creare ‘Le voci del cuore’ perché il potere del nostro lavoro è quello di trasmettere emozioni con le nostre voci. È un’azione che sembra intangibile, ma che in realtà ha un effetto immediato e ben visibile. Diamo sensazioni ai bambini e ai ragazzi e riceviamo tanto da ognuno di loro. Spesso siamo le voci dei loro beniamini: parlano con Spider-Man o con Saetta McQueen e questo gli porta felicità. E quindi, perché non regalare la felicità?”. Quando arrivano i doppiatori arriva anche l’opportunità per gli adolescenti ricoverati di scoprire un mondo nuovo, di mettersi alla prova, di superare la timidezza, di esprimersi e scoprire o valorizzare un talento, visibile o magari nascosto. Elementi che sono il centro di ‘Talenti in corsia’, progetto che mira a valorizzare le passioni dei ragazzi con patologie complesse durante lunghe ospedalizzazioni o day hospital. Un’azione che vede oltre agli aspetti clinici: abbraccia la valorizzazione dei talenti usando anche l’ospedale come occasione di crescita, di scoperta e valorizzazione del sé, soprattutto in una fase delicata della vita come l’adolescenza. “Credo sia molto importante poter andare in un posto come l’ospedale, che potrebbe sembrare noioso e triste, e invece trovare delle persone dolcissime e disponibilissime pronte a farti sorride e soprattutto a darti l’opportunità di crescere con azioni e proposte mirate”, afferma Maddalena, 14 anni. Corsie che per qualche ora diventano set cinematografici o palchi teatrali e in cui vanno in scena la il talento e la fantasia.
Redazione
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