domenica, Aprile 28, 2024

Crisi in Libia, la Germania propone la missione “Sophia”. Svezia e Austria frenano

Il ministro degli Esteri tedescoi, Heiko Maas, ha fatto sapere che “l’Unione europea e è al lavoro per integrare l’accordo sul cessate il fuoco” raggiunto domenica a Berlino con il rispetto “dell’embargo sulle armi”, per questo “a inizio febbraio si terrà a Berlino una nuova conferenza di aggiornamento” sulla situazione in Libia “a livello dei ministri degli Esteri”. “Il nostro obiettivo – ha aggiunto Maas, arrivando al Consiglio degli Esteri Ue – è stato raggiunto ma era solo il punto di partenza. Ora il grande problema è un armistizio completo e un processo politico che apra la strada a una pace duratura”. “Penso che” la missione europea Sophia “dovrebbe essere fatta rivivere”. Queste le parole dell’Alto rappresentante dell’Ue Josep Borrell, arrivando al consiglio Esteri dell’Ue. “E’ troppo presto” per parlare della partecipazione della Svezia ad una missione in Libia ma se ci sarà una proposta in questo senso, la valuteremo e la discuteremo in Parlamento” ha commentato la ministra degli Esteri svedese Ann Linde. Dello stesso tono il commento del ministro degli Esteri austriaco Alexander Schallenberg: “Non siamo ancora arrivati al momento” per una missione di pace Ue in Libia, “ora è il momento di garantire il cessate il fuoco e il quadro politico adeguato”. L’accordo raggiunto ieri a Berlino “è da accogliere come una svolta e una prima notizia positiva, ora bisogna garantire un processo politico sostenibile” al Paese nordafricano
Redazione
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