mercoledì, Maggio 15, 2024

Crisi M5S, parla Roberta Lombardi: “Non siamo morti, dobbiamo decidere se essere eternamente adolescenti o diventare grandi”

“Il M5S non è morto, non lo è assolutamente, al contrario è vivissimo. Ma deve decidere cosa fare da grande o meglio decidere se diventare grande, perché a questo punto siamo a un bivio: o continuiamo la nostra spensierata adolescenza di opposizione contro tutto e tutti, facendo comunque un servizio al Paese, oppure ci evolviamo, cresciamo e ci assumiamo delle responsabilità, passando a una fase di maturità e puntando al governo”. Lo dice Roberta Lombardi, ‘pasionaria’ del M5S e capogruppo 5 Stelle in Regione Lazio. Cancellare il ruolo di capo politico e dar vita a un organo collegiale senza primi, come proposto dalla senatrice M5S ed ex ministra Barbara Lezzi? “Il capo politico – spiega ancora Lombardi – è previsto dalle legge, per una serie di onori amministrativi, quindi deve esserci a prescindere. Fondamentale, poi, è come venga interpretato il ruolo: o decide lui ma con un contributo fondamentale dell’organo collegiale di cui fa parte o si fa ‘voce’ delle scelte prese dall’organo collegiale di cui è parte oppure decide lui è basta. Io penso che il M5S, per natura, debba essere guidato da un organo collegiale, con un capo politico primus inter pares che faccia una sintesi”. A chi le ricorda l’esperienza del direttorio voluto da Grillo e Casaleggio, “il direttorio non ha fallito – dice – è stato sciolto e i motivi non sono mai stati resi pubblici. Era nato da un seme gettato sul terreno da Beppe e Gianroberto. Un organo collegiale è necessario, ma deve essere legittimato da un voto della base, senza nomi calati dall’alto ma scelti in base ai progetti presentati rispetto ai ruoli che si desidera ricoprire”.
Redazione
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