mercoledì, Aprile 24, 2024

Mascherine: Cisl Medici Lazio Diffida la Regione

Un atto di diffida inviato dalla Cisl Medici Lazio alla Regione. Per quale motivo? In una precedente nota CISL MEDICI LAZIO faceva presente che “le mascherine chirurgiche potrebbero essere di utilità solo per evitare il contagio in uscita ma non in entrata”.  Non solo: “Le mascherine FFP1 con filtri a bassa efficienza possono essere adatte per il filtraggio di particelle fini e polveri non tossiche, come silice, lana di vetro, grafite, cemento, zolfo, carbone, metalli ferrosi o legno tenero. Le FFP1 si adottano in ambienti di lavoro nei quali non si prevedono polveri e aerosol tossici. Queste filtrano almeno l’80% delle particelle che si trovano nell’aria fino a dimensioni di 0,6 μm e possono essere utilizzate quando il valore limite di esposizione occupazionale non viene superato di oltre 4 volte”. Ma anche “I modelli FFP2 hanno una capacità maggiore di filtraggio polveri e trovano specifiche indicazioni nel filtraggio delle particelle fini, anche tossiche quali ad esempio levigatura di parti metalliche e resine o per proteggere da virus influenzali. Le FFP2 possono essere adatte per ambienti di lavoro nei quali l’aria respirabile contiene sostanze dannose per la salute e devono catturare almeno il 94% delle particelle che si trovano nell’aria fino a dimensioni di 0,6 μm”. “Possono altresì essere utilizzate quando il valore limite di esposizione occupazionale raggiunge al massimo una concentrazione 10 volte superiore. Le maschere respiratorie della classe di protezione FFP2 vengono utilizzate nell’industria metallurgica o nell’industria mineraria dove gli addetti alle lavorazioni vengono a contatto con aerosol, nebbie e fumi, fattori questi che nel lungo termine possono determinare l’insorgenza di malattie respiratorie come le neoplasie polmonari oltre a contribuire al significativo aumento di patologie quali la tubercolosi polmonare”. In più: “Le mascherine FFP3 offrono una più ampia protezione contro le sostanze nocive cancerogene e i microrganismi patogeni come virus, batteri e funghi”. Tenuto conto, quindi, della “necessità di dotare gli operatori sanitari di DPI FFP2 e/o FFP3, e di quanto altro utile a garantire la tutela psicofisica dei medici e degli altri operatori sanitari e per impedire la diffusione del contagio”  e ritenuto che “le mascherine FFP2 con un’efficacia filtrante del 92% e le FFP3 con un’efficacia filtrante del 98% appaiono in grado di difendere dal contagio dei virus”, considerando inoltre “che per contenere la diffusione del Coronavirus la Cisl Medici Lazio ritiene che debba essere attentamente valutata la opportunità di effettuare tamponi a tutti coloro che siano stati in contatto con pazienti Covid 19 positivi indipendentemente dal fatto che siano sintomatici o meno”, la cisl ha invitato ad adottare “gli atti di competenza per garantire l’adeguata fornitura di DPI FFP2 e/o FFP3 nonché di guanti, visiere e sopra-camici a tutti gli operatori sanitari e a rendere obbligatorio l’uso delle maschere FFP3 in tutti gli operatori preposti a procedure che possano determinare la generazione di aerosol”.Infine: “Tutto ciò premesso la Cisl Medici Lazio, come sopra rappresentata nella sua qualità di portatrice di interessi collettivi del personale dalla stessa rappresentato, Diffida le SS.LL., ciascuna per quanto di competenza, che a tanto non ottemperando entro i termini di legge dal ricevimento della presente ne sarà data comunicazione alle competenti Autorità”.

Redazione
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