Calano i malati ma i dati del contagio disegnano sempre più un’Italia divisa, un paese dove il coronavirus sembra dilagare in maniera difforme. Dati che per la fase 2 non sono di poco conto. E che potrebbero pesare anche sulle modalità della tanto attesa ripresa. A dirlo chiaro è il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli: “Si può ragionare su una regionalizzazione delle aperture: nelle zone con un numero inferiore di persone positive è più facile valutare la catena dei contatti”. Mentre Walter Ricciardi, del comitato esecutivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e consulente del ministro della Salute, frena sull’inizio della Fase 2. “È assolutamente troppo presto – dice a Sky Tg24 -: i numeri, soprattutto in alcune Regioni, sono ancora pieni di una fase 1 che deve ancora finire. È assolutamente importante non affrettare e continuare”.