domenica, Maggio 5, 2024

Saccani (Uce) sulle vendite a saldo: “Liberalizzare orari di apertura, vendite promozionali e saldi. In tempi di Coronavirus è un obbligo, non una necessità”. Ecco le proposte nel merito della Federazione

Il consigliere della Giunta nazionale di Uce, Federico Saccani, la federazione che rappresenta commercianti e pubblici esercizi, interviene nel merito della proposta fatta dalla Presidente della Commissione Attività Produttive della Regione Lazio, Marietta Tidei sui Saldi: “Liberalizzare gli orari di apertura, le vendite promozionali ed i saldi, aiuterebbe le imprese a ripartire andando incontro agli interessi dei consumatori. In tutto il mondo è così, si chiama libertà d’impresa, invece in Italia si preferisce chiudere le attività e farle indebitare con le banche, non per investire nell’impresa, ma al solo fine di fargli pagare le prossime scadenza fiscali di Giugno. La pandemia ha colpito fortemente chi produce e commercia, ovvero chi dovrebbe trainare il carrozzone Italia, se non si troverà velocemente una soluzione esiste il concreto rischio che le classi parassitarie del paese dovranno smettere di godere dei loro privilegi…” Da registrare poi le proposte formulate dal Consigliere Domenico Pecorelli, componente della Giunta nazionale di Uce, che mette nero su bianco la prima proposta di questa Federazione sul rilancio delle attività del commercio e dei pubblici esercizi.

  1. a) Poiché ogni settore merceologico ha, per natura, stagionalità etc., diverse esigenze per la vendita, lo stoccaggio e successivo smaltimento delle scorte, lascerei al singolo commerciante di poter scegliere come e quando procedere ai saldi e/o sconti da proporre alla propria clientela.
  2. B) Ciò si può fare, come già operano diverse catene di distribuzione, in vari settori, attraverso cards rivolte alla propria clientela, già fidelizzata e/o da fidelizzare.
  3. C) Ma volendo operare in maniera più immediata, si tenga conto degli sconti ad esempio, in campo alimentare; non hanno periodicità stagionale, ma hanno una duplice valenza che investe sia l’imprenditore che il consumatore; il primo, utilizza tale strumento per smaltire il proprio magazzino che potrebbe, in questo caso, avere scadenze ravvicinate e generare quindi perdite per beni da distruggere o sottopagati (come il latte) e per il consumatore, la possibilità di fare scorta di beni necessari ad un prezzo e per quantità che altrimenti non potrebbe acquistare.
  4. D) Pensiamo anche al settore della moda; un abito classico, non ha stagionalità; la collezione primavera/estate dello stilista ABC, terminato il periodo, subisce una diminuzione del prezzo di vendita, in modo considerevole.
Redazione
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