Da guardalinee ad eroe nel reparto Covid 19 : il suo sogno è avere la cittadinanza italiana
La storia di Emilio Gookooluh, abitante dalla nascita a Cerveteri, oggi impegnato nel reparto Covid 19 dell’ospedale San Paolo di Civitavecchia ha colpito un po’ tutti. Il Corriere dello Sport ha dato ampio risalto alle vicende del 27enne , noto per essere assistente arbitrale sui campi di calcio di serie D. Emilo , nato da genirori delle Isole Mauritius, non è stato riconosciuto cittadino italiano e questa battaglia, ancora irrisolta, la potrebbe vincere se il suo lavoro da infermiere avrà continuità nel tempo. In questi giorni il suo impegno in prima linea , profondamente umano, lo tiene lontano da affetti e passioni, anche se la sua è una missione che non consoce ostacoli. ” E’ un lavoro, l’infermiere, per il quale ho studiato, da quando mi sono laureato sono stato in cerca di un occupazione che si conottase con i miei pensieri. Ecco, essere operatore sanitario in corsia al fianco di gente che sta lottando mi rende orgoglioso e forte umanamente. Certo, vorrei riuscire un giorno ad ottenere la cittadinanza italiana, sarebbe il miglior regalo” . In queste ore, infatti, ha ricevuto messaggi di elogio dal mondo arbitrale. ” Si mi sono giunti auguri dall’ Aia, il che mi fa molto piacere e mi spinge a dare sempre il massimo. Spero comunque che si ritorni a giocare, sono pronto a riprendere la passione di sempre che fin da bambino coltivavo. Per anni ho arbitrato, ora invece faccio il guardalinee. Non è facile, ma l’amore non conosce ragioni”