domenica, Maggio 12, 2024

Coronavirus, la ministra Paola Pisano replica al ‘Foglio’: “Il ministero dell’Innovazione non ha mentito, né proferito bugie e opacità al presidente del Consiglio e ai cittadini nel comunicare la scelta dell’app Immuni”

Il ministero dell’Innovazione non ha mentito, né “proferito bugie e opacita’” al presidente del Consiglio e ai cittadini nel comunicare la scelta dell’app Immuni come soluzione migliore per realizzare il sistema di tracciamento anti Covid-19. Il ministro Paola Pisano in una lettera a Il Foglio replica a un articolo in cui il quotidiano ha accusato il suo dicastero di aver forzato la relazione della task force attribuendo ai tecnici la scelta dell’applicazione sviluppata da Bending Spoons, contrariamente a quanto indicato dalla stessa relazione. “Spiace rilevare – scrive il ministro al direttore – che il Suo giornale abbia estrapolato e dato conto solo di alcuni passaggi della relazione finale della task force, senza riportare tuttavia il suo giudizio conclusivo sulla comparazione effettuata tra l’app Immuni e l’altra soluzione tecnologica esaminata”, ovvero CovidApp, individuata dai tecnici come altra soluzione possibile e da testare in parallelo. Pisano riporta quindi un passaggio della relazione in cui i tecnici riconoscono a Immuni “uno stadio di sviluppo più avanzato” rispetto alle altre soluzioni. Valutazioni che l’avrebbero premiata per una maggiore garanzia “sia sul piano operativo e della tutela della privacy, sia sul piano della maturità e dello stadio piu’ avanzato di sviluppo”. Nella scelta Immuni e’ risultata essere quindi l’app “piu’ rispondente alle attuali necessita’”. “Mi corre l’obbligo di precisare – scrive ancora il ministro – che la comunicazione della scelta dell’app, da parte mia e del ministro della Salute Roberto Speranza e’ stata accompagnata dall’invio al presidente del Consiglio di tutte le relazioni e gli atti di valutazione compiuti dalla task force”. “Peraltro”, prosegue, “il percorso che ha portato alla scelta dell’app è stato accompagnato, oltre che dalle valutazioni tecniche della task force, da una serie di attente verifiche e valutazioni condivise in sede governativa con vari soggetti competenti, deputati a valutare tutti gli aspetti, non ultimi quelli della protezione dei dati personali e della sicurezza nazionale”. “Di questo percorso – conclude la lettera – ho dato pienamente atto nelle sedi istituzionali, rispondendo al Parlamento in varie audizioni e pubblicando in trasparenza tutti gli atti della procedura”. Il quotidiano ha controreplicato alla lettera di Pisano.
Redazione
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