“Qualcosa non sta funzionando: non si sta facendo il tracciamento dei casi, non li si sta cercando e isolando, perché altrimenti il calo sarebbe proseguito. Pare evidente che questo virus è sensibile al fattore climatico, ma questo fa aumentare i timori per l’autunno-inverno”. Così si esprime Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Medicina molecolare dell’università di Padova.