martedì, Aprile 16, 2024

Caso Palamara, La nomina del procuratore capo di Roma potrebbe tornare in ballo per via dei ricorsi

La nomina del procuratore capo di Roma potrebbe tornare in ballo per via dei ricorsi, già presentati o che verranno presentati a breve, dagli sconfitti di quella partita che l’anno scorso è stata inevitabilmente condizionata dalla deflagrazione del caso Palamara, con la pubblicazione delle chat e l’inchiesta per corruzione contro l’ex capo dell’Associazione nazionale magistrati (ora espulso dall’Anm). A scriverlo sono Antonio Massari e Antonella Mascali sul Fatto Quotidiano. “L’anno scorso di questi tempi – scrive il quotidiano – prima che il plenum scegliesse il successore di Giuseppe Pignatone, il totonomine ha squassato il Csm per il cosiddetto caso Palamara. Adesso il posto di Michele Prestipino traballa per i ricorsi di altri candidati. Secondo quanto ci risulta c’è già un ricorso depositato al Tar del Lazio, quello del procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo. A giorni potrebbe arrivare anche quello di Marcello Viola, pg di Firenze”. Creazzo, scrive Massari sul Fatto Quotidiano, “dopo aver perso in plenum, così come il procuratore di Palermo Franco Lo Voi, ha deciso di ricorrere sulla base del cosiddetto “testo unico della dirigenza”. Con la nomina di Prestipino, a suo dire, sarebbe stata violata la normativa perché è stato scelto un candidato con meno titoli.
Redazione
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