mercoledì, Aprile 24, 2024

Mose, la promessa del premier Conte: “L’opera sarà operativa nel 2021”

“Siamo qui per un test, non è passerella”. Il premier Giuseppe Conte, assieme alla ministra delle infrastrutture Paola De Micheli e al ministro degli interni Luciana Lamorgese, oggi all’isola artificiale davanti al Lido per la cerimonia di avvio del test che vedrà per la prima volta tutte le 78 paratoie del Mose alle tre bocche di porto della Laguna alzarsi in contemporanea. Al suo arrivo Conte ha salutato, con il tocco del gomito, il governatore veneto Luca Zaia, tra loro un brevissimo scambio di battute. Prima del test, premier e ministri hanno visitato la control room da dove verrà dato il via. Secondo il premier, l’opera sarà “completa nel 2021 ma siamo in anticipo sui tempi” “Ci preoccupa la partita della gestione perché è una partita che vale 80, 100 milioni di euro all’anno e non sono pochi. E’ una tematica che dovremo affrontare all’interno dei ragionamenti della Legge Speciale”, ha sottolineato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, nella conferenza stampa prima della prova generale. Il governatore del Veneto si è quindi rivolto direttamente al premier Conte: “Se lei presidente del Consiglio volesse fare un grande dono al Veneto, potrebbe rivedere una scelta infelice e improvvida del Governo Renzi del 13 giugno 2014. In quell’occasione, infatti, ha decretato la fine del Magistrato alle Acque nato nel 1501. Io direi che è ora di ripristinare questo ragionamento, di portarlo avanti e di dare la gestione al Comune perché se c’è l’acqua alta è giusto che il sindaco risponda ai cittadini e governi tutta la partita”, ha concluso Zaia. Il commissario straordinario per il Mose Elisabetta Spitz intervenendo alla cerimonia del primo test ha dato il benvenuto al premier Giuseppe Conte nel “l’isola che non c’era”. “Si tratta di un’isola artificiale realizzata alla bocca di porto del Lido di Venezia. Un’opera che vede 1000km di tubazioni, 100km di cavi elettrici e gia’ dal prossimo autunno in caso di maree alte o altissime saremo in grado di sollevare le paratorie e proteggere dall’acqua alta le isole della laguna e la citta’ di Venezia”, ha spiegato. “Il Mose non e’ finito -ci sono ancora 18 mesi di lavori e test per arrivare alla fine dei lavori e un collaudo finale e poi alcuni anni di rodaggio per l’avviamento e l’ottimizzazione del processo gestionale quindi da domani saremo di nuovo al lavoro”, ha concluso. “Non mi associo al ringraziamento verso tutti quelli che si sono succeduti alla costruzione del Mose, la storia giudicherà , ma sono sempre stato un grande sostenitore di quest’opera”, ha detto il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro alla cerimonia. “Solo con l’ingegneria e la tecnica e il lavoro di tante persone che ci hanno messo il cuore – ha sottolineato Brugnaro – si e’ arrivati a fare quest’opera grandissima. Io rappresento chi beneficerà di quest’opera, i ‘clienti’ cittadini che ogni anno vanno sotto acqua. Spero che si possa trovare in modo veloce un modello di gestione del Mose, un gruppo di lavoro con tutta la città”. “Non mancheranno le risorse, non mancherà il disegno strategico, perché per noi la difesa di Venezia e del suo straordinario patrimonio è una questione quotidiana e non solo una questione straordinariamente eccezionale”. Lo dice la ministra dei Trasporti Paola De Micheli nel corso della conferenza stampa a margine del test. “Le scelte che stiamo facendo sono di concretezza- aggiunge- il Protocollo fanghi è pronto ed è nel dl Semplificazioni, e vi entrerà, in accordo con il ministro Costa, una norma che definirà il profilo attuale e futuro della gestione quindi siamo pronti e a settimane entrerà in vigore”.
Redazione
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