sabato, Maggio 4, 2024

Caltanissetta, domani è attesa la sentenza bis sulla strage di Capaci in cui morì Falcone, la moglie e tre agenti della scorta

A 28 anni di distanza dalla strage di Capaci, costata la vita al giudice Giovanni Falcone e a tre agenti di scorta, domani pomeriggio si aggiungerà un altro tassello di verità a una stagione che ha ancora tanti punti neri. E’ attesa, infatti, nell’aula bunker del carcere di Caltanissetta la sentenza d’appello del cosiddetto processo ‘Capaci bis’, che vede alla sbarra cinque imputati: Salvatore “Salvino” Madonia, Vittorio Tutino, Giorgio Pizzo, Cosimo Lo Nigro e Lorenzo Tinnirello. Per loro, al termine della requisitoria, il Procuratore generale Lia Sava ha chiesto la condanna all’ergastolo. Secondo l’accusa, gli imputati avrebbero svolto un ruolo fondamentale sia nella fase organizzativa dell’attentato sia nel reperimento dell’esplosivo piazzato sull’autostrada. Il materiale, per l’accusa, era stato procurato da Lo Nigro attraverso contatti con pescatori di Porticello che avevano recuperato in mare ordigni inesplosi della seconda guerra mondiale. Le responsabilità organizzative e operative della strage di Capaci erano già state fissate nel primo processo concluso il 26 settembre 1997 con 24 ergastoli per il Gotha di Cosa nostra, da Totò Riina, Bernardo Provenzano, Francesco e Giuseppe Madonia, Pippo Calò, Pietro Aglieri e altri componenti della Cupola mafiosa. In appello si aggiunsero altri cinque ergastoli. Il 16 settembre 2008 la Cassazione aveva confermato le condanne e chiuso il primo filone processuale per la strage di Capaci.
Redazione
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