domenica, Aprile 28, 2024

Cerenova e Campo di Mare vogliono la secessione perpassare col Comune di Ladispoli

 

No alle ronde, sì alla secessione che comporterebbe per Cerveteri la perdita della costa. La clamorosa proposta è arrivata nel corso dell’assemblea sull’ordine pubblico organizzata da Comitato Cerenova e Campo di Mare e Controllo del vicinato dopo i ripetuti atti di vandalismo che stanno rovinando l’estate a villeggianti e residenti. Alla fine di un dibattito molto intenso, – seguito dai colleghi di Orticasocial.it – i promotori dell’incontro hanno annunciato che metteranno in moto il meccanismo burocratico per chiedere il passaggio delle due frazioni di Cerveteri al confinante comune di Ladispoli. Rispolverando una proposta lanciata dieci anni fa che ottenne migliaia di firme e poi non fu concretizzata per il crollo della Giunta regionale che doveva esprimersi sull’indizione del referendum per il distacco. I fautori della secessione hanno spiegato le ragioni della secessione, imputando all’amministrazione comunale di Cerveteri di aver dimenticato da anni le esigenze di Cerenova e Campo di Mare. “Da tempo immemorabile – afferma il presidente del Comitato, Enzo Musardo – gli abitanti delle due frazioni sono lasciati nel degrado e nell’incuria. Con strade coperte di buche, arredo urbano fatiscente, rifiuti ovunque ed una preoccupante escalation di teppismo dalla fine della quarantena. Avvieremo la petizione popolare per chiedere ai residenti di Cerenova e Campo di Mare se sono favorevoli all’annessione al comune di Ladispoli, città con cui abbiamo uno stretto legame storico e territoriale. Come accadde qualche anno fa, siamo convinti di raccogliere migliaia di adesioni e di vincere il conseguente referendum. Non sono le ronde la risposta, bensì il passaggio con una municipalità che finalmente si occupi dei problemi della gente”. A Ladispoli la notizia dell’iniziativa che parte dai comitati delle frazioni di Cerveteri è stata salutata con entusiasmo dall’amministrazione comunale di Centro destra che sarebbe pronta alla campagna referendaria. “Ladispoli – spiega il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Giovanni Ardita – ha un rapporto antico con la costa di Cerveteri. Abbiamo in comune la zona della palude di torre Flavia, la preziosa macchia mediterranea che si affaccia sul mare. Se i 10.000 mila residenti di Cerenova e Campo di Mare diventassero cittadini di Ladispoli ci trasformeremmo in un comune di 60 mila abitanti e potremmo chiedere opere pubbliche importanti, ad iniziare da un vero e proprio ospedale. Siamo pronti a sostenere il sì al referendum sul distacco se sarà indetto dalla Regione Lazio”. A Cerveteri, ovviamente, la notizia non è stata accolta col sorriso. Non è la prima volta che le frazioni decentrate lamentano lo stato di abbandono e chiedono il distacco. Era già accaduto in passato quando da Borgo San Martino e Valcanneto partì la proposta, mai concretizzata, di annessione al confinante territorio di Fiumicino. La secessione per Cerveteri significherebbe perdere l’affaccio sul mare. “La risposta vera – dice il sindaco Alessio Pascucci – non è in estemporanee richieste di secessione, bensì nella fusione totale di Cerveteri e Ladispoli in un solo grande comune. A settembre l’amministrazione comunale avvierà una petizione popolare per proporre alla gente di tornare a 50 anni fa quando le due località erano un’unica città. A quel punto, avremmo i numeri per chiedere a Stato e Regione i benefici derivanti da una popolazione di oltre 90 mila abitanti. Se Cerenova e Campo di Mare vogliono fondersi con Ladispoli sostengano la nostra proposta di fusione”.

Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli