venerdì, Marzo 29, 2024

Coronavirus, il premier Conte ribadisce: “Il lockdown è servito per mettere in sicurezza il Paese e sono orgoglioso di averlo fatto”

Il lockdown è servito per “mettere in sicurezza il Paese” e “sono orgoglioso” di averlo fatto. Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a Ceglie Messapica, nel corso di un’intervista con il direttore di ‘Affaritaliani.it’, Angelo Maria Perrino, nell’ambito dell’evento ‘La Piazza’. Il premier ha toccato diversi argomenti, dai verbali riservati del Cts, fino al Sud e al ponte sullo Stretto di Messina, che potrebbe essere anche “sottomarino”.m”I singoli Dpcm – ha aggiunto il premier – li abbiamo assunti sempre avendo a base le valutazioni degli esperti, con grande condivisione da parte di tutti i ministri, con grande condivisione anche di tutti i presidenti di Regione. Quindi le decisioni le abbiamo prese con grande responsabilità, con grande ponderazione e anche con il senno di poi non abbiamo molto da rimproverarci”. E’ giusto che i verbali” del Cts “siano riservati”, ma “tutto verrà pubblicato”, perché il governo “non ha nulla da nascondere”, ha continuato Conte parlando dei verbali del Comitato tecnico-scientifico. “Verbali riservati – ha spiegato Conte – non significa secretati, io non ho posto nessun segreto di Stato, a distanza di un po’ di tempo è giusto che vengano divulgati, è giusto che si facciano tutte le valutazioni possibili e immaginabili e insieme a tutto il governo consentiremo la pubblicazione di tutto, non abbiamo nulla da nascondere”. Mentre sulla vicenda delle zone rosse di Nembro e Alzano “è una sonora sciocchezza che ho detto il falso ai pubblici ministeri che mi hanno sentito come persona informata sui fatti”. Il ponte sullo stretto di Messina? “Dobbiamo pensare, quando si realizzeranno le condizioni, a un miracolo di ingegneria, dovrà essere una struttura ecosostenibile, leggera, assolutamente compatibile con il territorio, tutelare l’ambiente e nel caso, perché no, essere anche una struttura sottomarina. Ci stiamo pensando, tutte le ipotesi sono aperte, ma lo faremo a tempo debito”. Ma prima, avverte Conte, deve essere realizzata l’alta velocità: “Non posso dire ‘faremo il Ponte’ – ha spiegato ancora -, prima dobbiamo realizzare l’alta velocità di rete fino a Reggio Calabria e poi in tutta la Sicilia, ma sicuramente dobbiamo porci il problema di questo collegamento. Nel mondo ci sono miracoli di ingegneria, ne abbiamo realizzato uno che tutto il mondo ci sta invidiando, è a Genova, un ponte aperto che si libra sul mare”. “Non vorrei influenzare, però non so non essere trasparente, voterò a favore del taglio dei parlamentari”, ha risposto a proposito del prossimo referendum. “Sarebbe eccentrico e particolare se il presidente del Consiglio, sostenuto da forze di maggioranza che concordato una riforma della legge elettorale in senso proporzionale, sostenga il contrario. Mi auguro – ha spiegato il premier – che continui il dialogo tra le forze di maggioranza, anche perchè quella riforma elettorale si collega alla prospettiva della riforma costituzionale e quindi completerebbe un quadro. Si pone un problema di rappresentanza politica, quindi mi auguro che il dialogo si finalizzi”. “Istituire una commissione di inchiesta” sulla gestione dell’emergenza coronavirus “è una prerogativa del Parlamento. Quindi il Parlamento farà le proprie valutazioni, di solito le commissioni di inchiesta si fanno quando termina l’emergenza”, ha aggiunto Conte. “Non abbiamo la palla di vetro sulla nuova ondata” di covid, “non lo possiamo prevedere, mi par di capire che neppure gli scienziati lo possono prevedere. Quel che sta in noi è rispettare queste minime regole precauzionali”, ha spiegato. “Speriamo” entro l’anno di avere il vaccino contro il coronavirus, che “non penso” debba essere “obbligatorio”, ha aggiunto il premier. “In questi giorni c’è un dibattito” sul lockdown. Tra il 7 e l’8 marzo, di fronte “ai trasferimenti significativi da Nord a Sud, gli elementi di valutazione nel giro di poche ore sono cambiati notevolmente. Con il concorso della richiesta di tutti i presidente di Regione, abbiamo ritenuto che fosse prioritario mettere in sicurezza il Sud, che significava mettere in sicurezza il Paese”, ha affermato il presidente del Consiglio. “Non avremmo mai potuto – ha aggiunto il premier – affrontare contemporaneamente la situazione pandemica che avevamo drammatica al Nord anche al Sud. Abbiamo messo in sicurezza il Paese, se devo rispondere di questo sono orgoglioso di averlo fatto”. Nella gestione dell’emergenza coronavirus “ha funzionato molto il dialogo tra governo nazionale e governo territoriale, è stata la chiave del modello italiano. Ha funzionato perché – ha spiegato Conte – le persone e i rappresentanti delle istituzioni hanno messo da parte polemiche e hanno dialogato costantemente. Non è garantito che questo possa avvenire anche per il futuro, quindi qualche accorgimento in più andrebbe preso, ma a tempo debito”.  “Dire che il ministro Di Maio sia salviniano significa fargli torto, ma non perché Salvini sia una persona spregevole, ma semplicemente perché la posizione del governo e del ministro Di Maio è molto articolata, non si riduce allo schema porto aperto, porto chiuso. E’ la posizione di chi si rende conto che non è accettabile che ci siano questi flussi migratori in modo indiscriminato, anche perché non posso chiedere il sacrificio agli italiani e poi tollerare che arrivano migranti addirittura positivi e che vadano in giro liberamente”, ha sottolineatoil presidente del Consiglio parlando di sbarchi e migranti.
Redazione
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