venerdì, Aprile 19, 2024

Scuola, per il ministro Speranza: “È realistico preparare e pianificare la disponibilità dell’apprendimento online”

È realistico “preparare e pianificare la disponibilità dell’apprendimento online per integrare l’apprendimento scolastico nel prossimo anno scolastico”. Lo hanno sottolineato in una dichiarazione congiunta Hans Henri P. Kluge, direttore regionale per l’Europa dell’OMS e del ministro della Salute, Roberto Speranza, al termine della riunione con i rappresentanti degli Stati europei sulla scolarizzazione durante la pandemia del coronavirus. Le lezioni online saranno necessarie “durante le chiusure temporanee”, “possono essere necessarie durante la quarantena episodica e possono integrare l’apprendimento scolastico in circostanze in cui i bambini alternano la presenza scolastica per rispettare le esigenze di allontanamento fisico nelle aule più piccole”. “Non possiamo lasciare che i bambini diventino le vittime nascoste di questa pandemia negando loro le opportunità che cosi’ fondamentalmente meritano”. Per Kluge e Speranza l’obiettivo è “fornire ai nostri cittadini un quadro fattibile e realistico per gestire la riapertura delle scuole. Apprezziamo sinceramente gli sforzi instancabili di insegnanti e genitori che hanno preservato l’infanzia e, nonostante gli ostacoli, fornito ai bambini l’accesso all’apprendimento continuo, e i nostri operatori sanitari che continuano a mantenere le nostre comunità al sicuro”. “Mettendo la questione della scolarizzazione durante la pandemia Covid 19 in cima alla nostra agenda, stiamo davvero dimostrando che vogliamo garantire che i bambini e gli adolescenti non siano lasciati indietro mentre il mondo continua ad affrontare questa pandemia”.  Kluge e Speranza hanno annunciato l’impegno “a costruire una coalizione tra i nostri Stati membri per informare le nostre azioni e andare avanti congiuntamente per attuare le migliori misure possibili per la fornitura di un’istruzione scolastica sicura per tutti, compresi i nostri bambini”. “Accettare una serie unificata di dati per saperne di più sull’impatto del Covid 19 sui bambini, le loro famiglie e le comunità per meglio informare le politiche future – scrivono nella nota congiunta – preservare l’equità come principio guida fondamentale per garantire che le popolazioni svantaggiate non siano ulteriormente svantaggiate”. E si aggiunge che “dovranno essere attuate politiche specifiche per i bambini a rischio con esigenze di apprendimento o condizioni di salute speciali, nonché per gli educatori con condizioni di salute che li rendono vulnerabili a infezioni più gravi”.  “Abbiamo convenuto che esiste un’ampia gamma di misure che possono essere prese in considerazione per la riduzione del rischio negli ambienti scolastici”, si legge ancora nella nota. “Le misure protettive relative all’igiene delle mani – spiegano Kluge e Speranza – alle distanze fisiche, all’uso di maschere ove appropriato e allo stare a casa in caso di malattia sono le pietre angolari di un’istruzione scolastica sicura all’interno della realtà Covid 19″. L’importante legame tra i settori della sanità e dell’istruzione – sottolinea il comunicato congiunto – continuerà a crescere mentre navighiamo nella nuova realtà post-Covid-19. Ci impegniamo a lavorare in tutti i settori per soddisfare le esigenze dei bambini”.
Redazione
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