mercoledì, Aprile 17, 2024

Scuola, parla il premier Conte: “Per ripartire bene occorrerà uno sforzo collettivo, dobbiamo essere consapevoli che ci saranno delle difficoltà. Mettiamo in conto che ci saranno nuovi contagi”

“Per ripartire bene occorrerà uno sforzo collettivo, dobbiamo essere consapevoli che ci saranno delle difficoltà. Mettiamo in conto che ci saranno nuovi contagi, abbiamo disposto un prontuario per affrontare queste difficoltà”. Lo dice il premier Giuseppe Conte nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi, parlando della riapertura degli istituti scolastici che, dice, “comporterà uno sforzo ulteriore da parte di tutti, governo in primis. Noi ci assumiamo sempre le nostre responsabilità”. “La scuola riparte ogni anno ma riparte tra mille polemiche, disagi, ritardi, carenze accumulate da decenni. Quest’anno in aggiunta a queste carenze strutturali che si trascinano di anno in anno, si aggiungono anche difficoltà causate dal Covid che complicheranno inevitabilmente la gestione di una delle macchine più complesse del nostro Paese”. Il premier si rivolge poi direttamente agli studenti. “Vi dico grazie perché sappiamo che siete stati voi a pagare il prezzo più pesante di questa emergenza. La didattica a distanza è stato un peso enorme per voi. La tecnologia non ha potuto compensare la rinuncia che siete stati chiamati a compiere”. “Ci saranno ingressi scaglionati, su questo decidono i dirigenti scolastici”. “Le mascherine vanno indossate in entrate e in uscita e negli spostamenti, non al banco”. “gli istituti sono già stati equipaggiati con gel e mascherine chirurgiche per tutti perché non ci siano discriminazioni”. “Sarebbe una bugia dire che dal 14 settembre sarà tutto meglio di prima. Delle difficoltà ci potranno essere ma invito a rispettare le regole”. “Altri Paesi stanno avendo delle difficoltà: è successo in Germania”, dove sono state chiuse delle scuole in seguito ai contagi, “Francia, Stati Uniti. E’ uno scenario inevitabile che dobbiamo predisporci ad affrontare senza lasciarci sopraffare” da queste difficoltà. “Nessuno di noi ha la bacchetta magica. Ma le famiglie non devono dubitare di una cosa, che abbiamo fatto il massimo. Questa per noi è una grande opportunità”, scandisce il presidente del Consiglio. “Mi rivolgo anche agli insegnanti. A voi spetta un gravoso compito, dovrete fronteggiare le criticità di questa ripartenza. Siete un patrimonio inestimabile, cercheremo di valorizzare sempre di più il vostro ruolo. Se medici e infermieri sono stati i primi in trincea, voi adesso diventerete il punto di riferimento a cui la nostra comunità nazionale guarderà per proteggere i nostri ragazzi”. “Tutto passa dalla scuola, il governo c’è, siamo tutti coinvolti in questa sfida. La vogliamo vincere tutti insieme”, rimarca il presidente del Consiglio. “Investiremo sulla scuola, non vogliamo più classi pollaio”. “In soli due mesi abbiamo reperito 2,5 milioni di banchi nuovi. Alcuni di questi banchi sono stati già distribuiti, continueremo in tutto il mese di settembre. Il programma di consegne finirà entro ottobre”. “Durante l’emergenza siamo stati guidati dalla stella polare della salute dei cittadini. Ci è stato riconosciuto a livello internazionale il modo in cui abbiamo gestito l’emergenza, un modello di cui parlano spesso all’estero”.
Redazione
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