sabato, Aprile 20, 2024

Coronavirus, per l’Oms “Il “Covid-19 ha dimostrato che tutto il mondo era tristemente poco preparato a una pandemia”

“Covid-19 ha dimostrato che tutto il mondo era tristemente poco preparato” a una pandemia. E ha dimostrato che “indipendentemente dal fatto che i Paesi siano ricchi o poveri, i loro sistemi sanitari possono essere completamente sopraffatti e i servizi essenziali possono andare in crisi. Abbiamo bisogno del mondo intero per rafforzare la preparazione. Tutti i paesi devono collaborare e investire per garantire che una pandemia di questa portata e gravità non si verifichi mai più. Con il giusto impegno politico e finanziario e con investimenti adesso possiamo prevenire e mitigare future pandemie”. E’ l’appello lanciato oggi da Ginevra dal direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus. L’occasione è stata la presentazione del report ‘A World in Disorder’, del Global Preparedness Monitoring Board. Nel documento viene riportata da parte del comitato, istituito due anni fa, una dura valutazione della risposta globale a Covid-19. Si avverte che “il mondo non può permettersi di essere di nuovo impreparato quando la prossima pandemia colpirà”. Il monitoring board chiede dunque che vengano intraprese 5 azioni urgenti per portare ordine nella catastrofe e nel caos che attualmente il mondo si trova ad affrontare: leadership responsabile; cittadinanza impegnata; sistemi forti e agili per la sicurezza sanitaria; investimenti sostenuti; una solida governance globale della preparazione alle pandemie. “Dall’inizio del millennio, Sars, Mers, A/H1N1, Zika ed Ebola hanno tutti dimostrato la crescente presenza di virus che fanno il salto dagli animali all’uomo. Il mondo deve imparare le lezioni chiave dalla pandemia e le azioni concrete da intraprendere per proteggerci – dice Tedros – Sappiamo per certo che ci saranno futuri nuovi virus. Ma abbiamo anche gli strumenti e sappiamo che l’unico modo per affrontare queste minacce globali è farlo come una comunità globale, unita nella solidarietà e impegnata nella cooperazione a lungo termine. Questa non è beneficenza, è un investimento nel nostro futuro collettivo”. Quello che si sta verificando con Covid-19 deve far riflettere. “Quando alcuni paesi iniziano ad aprirsi, vediamo che i casi e i decessi iniziano a salire” e crescono “le preoccupazioni per la potenziale mancanza di capacità ospedaliere. Questo è un momento cruciale per i paesi e chiediamo ai leader di mettere in atto misure mirate che sappiamo in grado di sopprimere la diffusione” del virus “e garantire che i sistemi sanitari e i lavoratori siano protetti”.
Redazione
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