venerdì, Marzo 29, 2024

La storia di Ladispoli, ricordando Calogero “Lillo” Augello

“Chi non conosceva il suo negozio… dicevamo “ci vediamo

da Lillo”, e tutti sapevano dove era il suo piccolo alimentare”

La storia di Ladispoli, ricordando Calogero “Lillo” Augello

 

Calogero Augello, per tutti Lillo, aveva un negozio di alimentari su via Roma, che tempi! All’inizio apriva solo nei mesi estivi, poi con il passare degli anni aprì anche in inverno, la sua attività che gestiva con la consorte e con l’aiuto dei suoi figli. La sua autovettura, una Fiat 127, ma il mezzo con cui lo vedevi sempre, sia per diletto che per lavoro, era la sua Apona Piaggio. Lillo, un uomo di cuore, dedito al lavoro e alla famiglia, una persona senza vizi, tanta genuinità, Lillo era quella persona che se entravi nel suo negozio e chiedevi un panino ma non avevi di che pagarlo, lui ti faceva il panino e ti dava anche da bere. Era così, onesto, umile, con tanta educazione, lui non aveva ambizioni esagerate, no, lui voleva solo una vita serena, onesta, da passare con la sua famiglia. Un negozio storico e una casa storica nella storica via duca degli Abruzzi, dove ancora oggi la famiglia vive. Chi non conosceva il suo negozio… dicevamo “ci vediamo da Lillo”, e tutti sapevano dove era il negozio. Lillo, uomo discreto e di poche parole, spesso dette sottovoce, perché lui era così, educato. La sua priorità è sempre stata la famiglia a cui non fece mancare nulla, fu insignito del titolo di “maestro imprenditore”, ed anche in quell’occasione composto ed educato, uno dei primi ad averlo ricevuto a Ladispoli. Ancora buio e lui già era al negozio a preparare tutto, e la sera chiudeva sempre tardi… quell’Ape Piaggio ormai sapeva il tragitto a memoria. Quel piccolo negozio di alimentari dove spesso ci si andava per scambiare due parole, ormai non c’è più, come il nostro concittadino Calogero Augello “Lillo”. Oggi lo ricordiamo quale nostro concittadino storico che è andato ad arricchire il grande baule dei ricordi con la sua vita vissuta… Esorto Ladispoli a ricordare con gesti tangibili.
Franco Conte

Redazione
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