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Aggredito fino a perdere un occhio, il fatto che ci collega a Colleferro

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Il sindaco Grando: “Queste quattro mele marce non ci rappresentano”

Perde l’uso di un occhio dopo essere stato circondato ed aggredito. Un evento che non può non farci tornare con la mente alla terribile vicenda di Willy, il giovane di Colleferro. Il protagonista della vicenda ladispolana è un giovane di 28 anni che ha deciso di interrompere i rapporti di amicizia con uno dei suoi aggressori, non invitandolo poi ad una festa organizzata da lui. I fatti risalgono alla sera del 19 luglio scorso. Secondo quanto ricostruito il giovane conosceva due dei suoi aggressori. Quella sera il giovane e si trovava in giro per la città balneare insieme alla sua fidanzata, quando per caso incontra la sorella di due di quelli che saranno gli aggressori. Lei in quel momento decide di avvisare i fratelli di trovarsi in sua compagnia. I due fratelli pugili (E.O. di anni 33 e V.O. di anni 22) si precipitano sul posto e lo aggrediscono. Nel frattempo la sorella impedisce alla fidanzata del giovane di potergli prestare soccorso. Le aggressioni proseguono mentre i due cercano di raggiungere la macchina per andare in ospedale. Dopo l’“affronto” del mancato invito alla festa (motivo del rancore da parte degli aggressori nei confronti della vittima) uno dei due avrebbe iniziato a minacciare il ragazzo con messaggi fino alla sera del pestaggio. I tre aggressori sono stati tratti in arresto dai Carabinieri in esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere. La sorella dei due è stata invece indagata per violenza privata. Il provvedimento quindi trae origine dalla denuncia presentata lo scorso 20 luglio, presso i Carabinieri della Stazione di Ladispoli. Il giovane ai militari infatti aveva riferito che, la sera precedente, era stato aggredito e picchiato da due fratelli e dal loro cognato, per futili motivi, tali da causargli lesioni gravissime consistenti nella perdita di un occhio.

 

“Al di là di questo episodio

sento il dovere di affermare

con forza che la comunità

di Ladispoli è composta

da persone per bene

e da onesti lavoratori”

In merito è intervenuto anche il Sindaco Alessandro Grando che in una nota diramata attraverso il proprio profilo social afferma quanto segue: “In queste ore la nostra città si trova al centro dell’attenzione dei media nazionali per gravi fatti di cronaca avvenuti lo scorso mese di luglio. In qualità di Sindaco, e credo di interpretare il pensiero di tutti i miei concittadini, non posso che dichiararmi fortemente amareggiato per questa circostanza, che in qualche modo danneggia l’immagine della nostra città. Esprimo vicinanza nei confronti del ragazzo aggredito e dei suoi familiari, e colgo l’occasione per ringraziare la Compagnia dei Carabinieri di Civitavecchia, la Stazione dei Carabinieri di Ladispoli e gli organi inquirenti per il lavoro svolto, che ha portato all’arresto degli aggressori. Spero che nei loro confronti venga applicata una pena esemplare. Al di là di questo episodio sento il dovere di affermare con forza che la comunità di Ladispoli è composta da persone per bene e da onesti lavoratori. Non saranno poche mele marce a cambiare questo fatto.”

 

Il caso alla trasmissione

“Pomeriggio cinque”

di Barbara D’Urso

E’ finita su Canale 5 la triste storia di questo tremendo pestaggio al termie del quale il 28enne aggredito ha perso un occhio. Ai microfoni di Barbara D’Urso durante “Pomeriggio cinque”, il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Civitavecchia che è stato intervistato da piazza Rossellini a Ladispoli. Nel suo intervento il capitano Marco Belilli ha spiegato come siano stati prima individuati e poi arrestati i picchiatori che hanno massacrato il ragazzo per motivi veramente futili.

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