Una crescita “record” dei casi di Covid nel mondo. A certificarla è l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che segnala come dall’ultimo aggiornamento epidemiologico settimanale, pubblicato il 5 ottobre, sono stati registrati oltre 2,2 milioni di nuovi casi e 39.000 decessi di Covid-19 in tutte e sei le regioni dell’Oms. “Si tratta del numero più alto di casi segnalati finora in una sola settimana”, rileva l’agenzia con sede a Ginevra. Dal 30 dicembre 2019 all’11 ottobre, inoltre, sono stati segnalati oltre 37 milioni di casi di Covid-19 e 1 milione di decessi in tutto il mondo. Quasi la metà di questi casi (48%) e decessi (55%) continuano a essere segnalati nella regione delle Americhe, con Stati Uniti, Brasile e Argentina che contano il maggior numero di nuovi casi e decessi nella regione. L’Europa ha registrato la più alta incidenza settimanale di casi di Covid-19 dall’inizio della pandemia, con quasi 700.000 nuovi positivi segnalati, afferma l’Oms, precisando che l’incidenza settimanale di casi e decessi è aumentata rispettivamente del 34% e del 16% rispetto alla settimana precedente. Il Vecchio Continente è la seconda regione del mondo più ‘attiva’, contribuendo per quasi un terzo al numero dei nuovi casi settimanali riportati a livello globale. Il Regno Unito, la Francia, la Federazione Russa e la Spagna rappresentano oltre la metà di tutti i nuovi contagi registrati nella regione, ma il report segnala una brusca frenata dei positivi in Spagna, finora duramente colpita dalla pandemia. Più in dettaglio Lettonia, Isole Faroe e Islanda hanno il maggiore aumento percentuale di nuovi casi nell’ultima settimana, mentre un netto calo è stato segnalato per Isola di Man, Malta e appunto Spagna. Liechtenstein, Monaco e Santa Sede segnalano una trasmissione sporadica. Quanto alla Spagna, con oltre 50.000 casi segnalati nell’ultima settimana “sta mostrando un notevole calo dell’incidenza settimanale di casi e decessi, rispettivamente del 24% e del 19%”.