sabato, Maggio 4, 2024

Coronavirus, Ladispoli e Cerveteri scendono in piazza contro il Dpcm

E’ tutto pronto per la manifestazione organizzata per questa sera attraverso la quale i commercianti del territorio vogliono far sentire la loro voce, disperazione, preoccupazione per un futuro sempre più incerto a causa di provvedimenti sempre più stringenti imposti dal Governo in “nome” della tutela della salute pubblica. Sono tantissimi i rappresentanti delle attività di Ladispoli, Cerveteri e dei comuni limitrofi tra cui anche quelli del lago che pare aderiranno all’evento. Ristoratori, gestori di piscine e palestre, gestori e dipendenti di attività commerciali che ad oggi, almeno per il momento, il Governo non ha “toccato” imponendone la chiusura definitiva o anticipata. Già da domenica scorsa grazie al tam tam sui social, il passaparola tramite whatsapp si sono cercati, si sono organizzati per trovare un modo per far ascoltare la loro voce, per chiedere aiuto e sostegno agli enti locali, ai cittadini, anche a chi oggi non è stato coinvolto in prima persona dal lockdown. E così questa sera, dalle 22 alle 24 scenderanno in piazza in maniera pacifica e nel rispetto delle norme anti covid vigenti. Si partirà dal monumento dei caduti e ci si sposterà in piazza Rossellini dove uno a uno i rappresentanti delle varie categorie prenderanno la parola. Al loro fianco anche il primo cittadino di Ladispoli, Alessandro Grando (assente Pascucci in isolamento fiduciario dopo il contatto con un positivo). Perché tra chi ad oggi non guadagna nulla, ma è comunque chiamato al pagamento delle tasse, degli affitti, delle bollette, c’è anche nonostante la possibilità di lavorare, seppur in maniera ridotta, non riesce a guadagnare tanto da poter mettere insieme il pranzo con la cena per sé e per la propria famiglia. Una situazione di disagio, di disperazione, di preoccupazione per il futuro prossimo ma anche recente che rischia di peggiorare ancor più la situazione se dallo Stato si opterà per una nuova chiusura totale del Paese; accolta dalla maggior parte dei cittadini delle città interessate che hanno deciso di scendere in piazza al fianco delle categorie colpite.
Redazione
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