giovedì, Maggio 2, 2024

Covid: torna la dieta mediterranea sulla tavola degli italiani, spinta da un aumento medio dell’11% dei consumi nel 2020

Con il Covid torna la dieta mediterranea sulla tavola degli italiani, spinta da un aumento medio dell’11% dei consumi nel 2020 dei suoi prodotti simbolo come olio extravergine d’oliva, frutta e verdura fino alla pasta, per effetto della tendenza delle persone a compensare il maggiore tempo trascorso in casa con un’alimentazione più sana. E’ quanto emerge da un’analisi Coldiretti su dati Ismea diffusa in occasione del decennale dell’iscrizione della dieta mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità da parte dell’Unesco, avvenuta il 16 novembre 2010, con la mobilitazione degli agricoltori nei mercati di Campagna Amica e negli agriturismi in tutta Italia. Non è un caso – sottolinea la Coldiretti – che 6 italiani su 10 dopo il primo lockdown hanno dichiarato di privilegiare abitualmente un regime nutrizionale ispirato alla dieta mediterranea perché più salutare, con cibi freschi, molta frutta e verdura, legumi e proteine. A guidare la classifica della spesa mediterranea – si legge ancora nella nota – è la pasta con un incremento degli acquisti del 12,5%, trainata anche dal boom fatto registrare da penne e spaghetti certificate fatte con grano 100%. Al secondo posto la verdura con una crescita del 12,2%, seguita dalla frutta con un +11,1% e dall’olio extravergine d’oliva dove i consumi aumentano del 9,5% nei primi sei mesi dell’anno: un trend che rivela come il maggior tempo trascorso in cucina per effetto delle misure restrittive, dai lockdown allo smart working, sia stato anche orientato – osserva Coldiretti – alla preparazione di piatti con ingredienti salutistici accompagnato dal ritorno di antichi riti, come quello delle conserve ‘fai da te’, dove ad essere protagonisti sono spesso i prodotti simbolo della dieta mediterranea come verdura, frutta e olio. Ma anche la pasta casalinga, altro ‘must’ tutto italiano, è tornata di moda, come dimostrano anche gli incrementi a doppia cifra fatti registrare nel 2020 dagli acquisti di uova e farina, cresciuti rispettivamente del 22,1% e del 59%.
Redazione
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