venerdì, Marzo 29, 2024

Processo “Ruby ter”, la sentenza slitta al prossimo 14 gennaio

Slitta alla seconda settimana del nuovo anno la sentenza dello stralcio senese del processo “Ruby ter”, che vede imputati l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, con l’accusa di corruzione in atti giudiziari, e Danilo Mariani, il pianista senese delle feste nella villa di Arcore del Cavaliere, per il reato di falsa testimonianza. Il pronunciamento del Tribunale di Siena, presieduto dal giudice Ottavio Mosti, dovrebbe arrivare il prossimo 14 gennaio, dopo le eventuali repliche del pubblico ministero Valentina Magnini. Il processo senese è stato originato da un fascicolo trasmesso dal Tribunale di Milano a quello della città del Palio nel 2017 per competenza territoriale. Per i pm milanesi a Siena sarebbe stato completato il pagamento effettuato da Berlusconi a Danilo Mariani per indurlo a rendere testimonianze edulcorate sulle ‘serate sexy’ a villa San Martino. Sempre secondo l’accusa, i bonifici effettuati da Berlusconi a Mariani come ‘rimborsi spesa’, circa 170 mila euro dal 2011 al 2013, sarebbero stati pagamenti per ottenere la sua falsa testimonianza. Durante la requisitoria dello scorso inverno la Procura di Siena ha chiesto la condanna di Berlusconi a 4 anni e 2 mesi e di Mariani a 4 anni e 6 mesi. Nell’udienza di oggi hanno parlato i difensori di Mariani, gli avvocati Salvatore Pino e Lucia Fanny Zoi, contestando le accuse mosse dalla Procura. In particolare i legali hanno sostenuto che il pianista ha sempre raccontato solo ciò che ha visto, precisando che l’imputato non è stato mai testimone di scene scabrose. I legali del leader di Forza Italia, gli avvocati Federico Cecconi, Enrico e Lorenzo De Martino, hanno sempre contestato la ricostruzione dell’accusa. Nell’udienza del 14 gennaio lo stesso Berlusconi potrebbe presenziare in aula per rendere spontanee dichiarazioni, anche se ancora non esiste una decisione ufficiale al riguardi. Lo ha detto ai giornalisti uno dei suoi legale, l’avvocato Federico Cecconi, al termine dell’udienza: “Sarebbe l’intendimento del presidente Berlusconi rendere dichiarazioni spontanee a completamento di quella che è stata l’esposizione delle argomentazioni della difesa tecnica”. Il 14 gennaio sono previste eventuali repliche e controrepliche delle parti e quindi la sentenza.
Redazione
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