mercoledì, Maggio 8, 2024

Coronavirus, il professor Locatelli propone l’idea del tampone “come regalo di Natale”

“Credo che la prossima settimana due vaccini che usano la metodologia dell’Rna virale saranno sottoposti all’approvazione dell’Ema e che potremmo avere i primi due sieri come regalo di Natale”. Così il presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli, a ‘Che Tempo che fa’ su Rai3. “Dal 15 gennaio – ha annunciato Locatelli – potranno partire le prime somministrazioni alle categorie più esposte”. I due candidati vaccini sarebbero quello di Pfizer e di Moderna giunti allo stadio finale. “L’Ue ha prenotato da sei case farmaceutiche 6 milioni di dosi. Tra queste ce ne sono 3 che sono nella fase più avanzata. A gennaio è possibile che si comincino ad avere in Europa le prime dose di vaccini. E arriveranno contemporaneamente a tutti i Paesi europei. Il negoziato è stato fatto per tutti dalla commissione. E questo garantisce parità nella distribuzione”. Lo ha detto il commissario Ue agli affari Economici, Paolo Gentiloni intervistato da Lucia Annunziata a Mezz’ora In Più su Rai3. “Se ci sono un milione di dosi, in Italia ne arriveranno 135 mila, in Germania un quota x e così via”. Si terrà oggi un incontro tra governo, commissario Domenico Arcuri e rappresentanti della Pfizer per parlare del vaccino contro il coronavirus.  “Avremo sicuramente la copertura per tutto quello che serve per il Paese”. Così, sui vaccini anti-Covid destinati all’Italia, Walter Ricciardi, docente di Igiene all’Università Cattolica di Roma e consigliere del ministro della Salute, intervenendo alla trasmissione ‘L’aria di domenica’, il talk di La7 condotto da Myrta Merlino. E, rispondendo a una domanda, Ricciardi non vede nessun rischio ritardi sottolineando che “il vaccino antinfluenzale doveva essere comprato dalle regioni mentre di fatto la fornitura del vaccino anti-Covid verrà gestita direttamente dallo Stato”. “L’Italia è stata insieme alla Germania, alla Francia e all’Olanda – ha spiegato Ricciardi – in prima fila per cercare di far sì che i vaccini arrivassero in Europa, non solo in Italia, quindi a maggior ragione in Italia, ma in tutta Europa. Dopo di che ha stimolato l’Ue a fare i contratti, in questo momento ne sono stati firmati 5, quindi – ha proseguito – oltre quelli che dovrebbero arrivare all’inizio dell’anno anche quelli che arriveranno più avanti”. E ancora: “Abbiamo firmato e la commissione Europea ci distribuirà il 13,6% in funzione della nostra popolazione”. In tal senso avremo sicuramente la copertura per tutto quello che serve per il Paese”. Questa fornitura del vaccino anti-Covid, ha concluso il consigliere del ministro della Salute “verrà gestita direttamente dallo Stato attraverso le sue articolazioni, la struttura commissariale e il ministero della Salute.
Redazione
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